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Ridurre il peso del mutuo

Sono tante le famiglie italiane che sono approdate alla proprietà della casa con lo strumento dei mutui. Chi ha scelto i mutui a tasso variabile, fidando su una sostanziale stabilità del costo del denarcalcolatriceo, è stato stritolato dalla crescita del tasso di sconto negli ultimi due anni. Le rate del mutuo sono rapidamente cresciute, facendo saltare in molti casi i bilanci familiari. Pagare 100-200 euro in più al mese non è variazione di scarso rilievo. Di qui ritardi nei pagamenti, ulteriori debiti con l'angoscia di perdere la casa.

Anche su questo fronte il governo ha agito con rapidità e ha raggiunto un'intesa con l'Associazione delle banche italiane perché, a partire dal primo gennaio 2009, i mutui a tasso variabile possano stabilizzarsi sui livelli registrati dal costo del denaro nel 2006: la riduzione dell'esborso sarà compensata dall'allungamento dei tempi di restituzione. Per chi paga le rate è un sollievo: la rata ridiventa sostenibile, senza contare che nel tempo le retribuzioni saliranno mentre l'onere del mutuo resterà fermo.

Ecco i punti principali della Convenzione siglata tra Abi e governo per la rinegoziazione dei mutui.

  • Chi può accedere alla rinegoziazione. Tutti coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile per acquisto, costruzione e ristrutturazione dell'abitazione principale.
  • Da quando si potrà rinegoziare. Sostanzialmente nell'ultimo quadrimestre dell'anno dopo che le banche avranno formulato ai clienti le proposte di rinegoziazione. La Convenzione interesserà le rate in scadenza dopo il primo gennaio 2009.
  • La rata. La rata viene bloccata al 2006, calcolata come media aritmetica delle rate pagate in quell'anno dal cliente. Se i tassi salgono, crescerà la differenza tra la rata originaria e quella della rata rinegoziata, e la differenza sarà addebitata su un conto di finanziamento accessorio. Se i tassi scendono, il risparmio sarà portato a decremento del conto di finanziamento accessorio che potrebbe anche azzerarsi.

Da quel momento se i tassi continuano a scendere si può ridurre l'importo. Il conto di finanziamento accessorio non avrà alcun costo per il cliente. Il conto è una quota parte di un debito non estinto e quindi a tutti gli effetti un nuovo finanziamento. Non è necessario l'intervento del notaio.

  • Adesione delle banche. Le banche sono libere di aderire o meno alla Convenzione ma, se aderiscono, allora sono obbligate a rinegoziare qualora il cliente lo chieda.
  • Osservatorio sui mutui. Nell'accordo tra Abi ed esecutivo rientra anche la istituzione di un Osservatorio sulla trasparenza dei mutui cui parteciperanno rappresentanti del Ministero dell'Economia, delle banche e dei consumatori.
  • Costi portabilità azzerati. In occasione della presentazione della Convenzione, il ministro dell'Economia ha anche annunciato che "sarà cura del governo" assicurare l'azzeramento dei costi di portabilità del mutuo.

Questo provvedimento è stato giudicato positivamente dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. L'opposizione l'ha, ovviamente, criticato e ha cercato di sminuirne il valore. Si capisce il perché: il governo di centrodestra dà ai cittadini indebitati quel sollievo che il governo delle sinistre, a parole paladino di socialità e di aiuti ai meno abbienti, non era riuscito a dare.

[9 giugno 2008]

 
 
 

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