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Più forza alle imprese

PIU' FORZA ALLE IMPRESE.

foto: berlusconi

Fin dall’inizio della crisi mondiale, il presidente Berlusconi ha detto che più riusciremo a sostenere i consumi (e dunque le imprese) più breve sarà la crisi. A favore delle imprese il governo non ha previsto interventi a pioggia ma ha scelto di impegnare risorse dove servono, senza mettere a rischio i conti pubblici, per evitare che i contribuenti paghino domani ciò che risparmiano oggi. I nuovi incentivi per le imprese si autofinanziano: una ripresa del mercato nei settori dei beni durevoli, darebbe allo Stato un maggior gettito Iva, garantendo nel tempo un autofinanziamento quasi totale.

GLI INTERVENTI DEL GOVERNO A FAVORE DELLE IMPRESE.

  • Danno un impulso diretto ai consumi, con un doppio beneficio per i cittadini e per le imprese;
  • Sostengono alcune delle principali filiere del made in Italy: elettrodomestici, mobili, auto, manifatturiero
  • Sburocratizzano e semplificano l’attività delle imprese, con conseguente risparmio di tempo e denaro
  • Favoriscono l’innovazione e lo sviluppo
  • Aiutano il rispetto dell’ambiente

NUOVI FONDI PER LE PICCOLE IMPRESE.

Nel corso dell’incontro con la presidente di Confindustria del 17 marzo, il presidente Berlusconi ha garantito un fondo di garanzia statale
da 1,3 miliardi sui prestiti alle piccole e medie imprese, l’aumento da 516.000 a un milione di euro della soglia massima per la compensazione dei crediti e dei debiti fiscali delle imprese, uno stanziamento di 5 miliardi per la ricerca da parte della Cassa Depositi e Prestiti.

FONDO STRATEGICO PER LE IMPRESE.

Il governo ha costituito presso la Presidenza del Consiglio un fondo strategico a sostegno dell’economia reale di 9 miliardi di euro. Le priorità di utilizzo saranno decise di volta in volta in base ai progetti presentati dai singoli ministri e all’evolversi della situazione generale. I progetti dovranno essere immediatamente attuabili, per garantire alle imprese effetti positivi nel minor tempo possibile.

INTERVENTI PER I SETTORI IN SOFFERENZA: AUTO, MOTO, VEICOLI COMMERCIALI

foto: soldiIl decreto per rilanciare questi settori vale circa 2 miliardi di euro e sarà compensato per oltre la metà da maggiori entrate fiscali derivanti dall’incremento del gettito Iva e dagli effetti indiretti sull’indotto, generato dal sostegno al settore.

Auto: Bonus di 1.500 euro per l’acquisto di veicoli ecologici Euro 4 o 5 a basse emissioni, per la rottamazione di auto immatricolate fino
al 31 dicembre 1999. Il bonus rottamazione può arrivare a 5.000 euro se si acquista un veicolo ‘verde’ alimentato a metano o elettricità, e contemporaneamente si rottama un veicolo vecchio.  Aumenta poi il contributo da 350 a 500 (per il Gpl) e da 500 a 600 euro (per il metano) per chi vuole trasformare il motore della propria auto a benzina. Questo insieme di agevolazioni riguarda potenzialmente 15 milioni di vetture.

Moto: Incentivo di 500 euro per l’acquisto di un motociclo nuovo di categoria Euro3 (fino a 400 centimetri cubici di cilindrata) con contestuale
rottamazione di un motociclo o di un ciclomotore di categoria euro 0 oppure euro 1.

Veicoli commerciali leggeri: Per la rottamazione di veicoli euro 0, 1 e 2 e immatricolati entro la fine del 1999 è previsto un bonus di 2.500 euro, mentre gli incentivi arrivano a 4.000 euro per l’acquisto dei veicoli nuovi a metano, Gpl o idrogeno.

BONUS ELETTRODOMESTICI: COME PUOI USARLO.

Il decreto legge anticrisi di febbraio stabilisce per tutto il 2009 uno sconto fiscale del 20% (ripartito in 5 rate annuali, fino a un massimo
di 10.000 euro di spesa) per l’acquisto di nuovi elettrodomestici, tv e computer ad alta efficienza ecologica e di oggetti di arredamento, se connessi a opere di ristrutturazione della propria casa. Il nuovo bonus è usufruibile anche per piccoli lavori di ristrutturazione. Ciò significa che se una famiglia sta pensando di acquistare nuovi mobili o elettrodomestici può cogliere l’occasione per effettuare piccoli interventi di ristrutturazione (che godono dello sconto fiscale del 36%), e usufruire anche del bonus per gli arredi e gli elettrodomestici.

Piccole opere di ristrutturazione che hanno la detrazione del 36% e consentono di accedere al bonus elettrodomestici: 

Misure antiladro - Cassaforte a muro, allarme finestre esterne, riparazione o installazione di grate alle finestre, nuova porta blindata, telecamera di sorveglianza.

Messa a norma impianti - Ogni opera di messa a norma, installazione o sostituzione di salvavita.

Risparmio energetico - Sostituzione della caldaia con una a risparmio energetico, sostituzione scaldabagno elettrico con uno a gas.

Opere per disabili - Tapparelle elettriche,sostituzione di gradino con scivolo.

Lavori interni - Allargamento porte con demolizioni di modesta entità, nuova costruzione o demolizione di muri interni non portanti.

Lavori esterni - Nuova installazione di grondaie o sostituzione con modifiche della situazione preesistente.

NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI: NOVE MILIARDI PER I LAVORATORI FINORA SENZA TUTELE.

Per proteggere anche i lavoratori non coperti dalla cassa integrazione il governo ha stanziato 9 miliardi di euro. Questo “paracadute” protegge una platea di quasi 5.300.000 lavoratori (i dipendenti delle piccole imprese e degli studi professionali, apprendisti, lavoratori interinali, collaboratori a progetto) che erano privi di tutele. Si tratta di una risposta immediata e importante per tutti i lavoratori, fatta con una nuova strategia: coinvolge le Regioni in una azione sinergica, proponendo ai lavoratori un sostegno al reddito sempre strettamente collegato alla formazione, per promuovere le capacità del singolo lavoratore di trovare un nuovo posto di lavoro.

Il governo ha inoltre varato un pacchetto di norme che riducono il costo del lavoro per incentivare le imprese a riassumere i lavoratori. Con questa impostazione si consente di intervenire tempestivamente, di modulare gli interventi in maniera opportuna e migliore rispetto alla prospettiva avanzata dal Partito Democratico di dare a chi perde il lavoro un assegno di disoccupazione. Se il governo avesse adottato questa idea, si sarebbe
fornita a imprenditori e artigiani una vera e propria licenza di licenziare. Infatti qualcuno avrebbe potuto avere la tentazione di licenziare i propri dipendenti per far loro avere l’indennità di disoccupazione e farli continuare a lavorare in nero.

LAVORATORI STATALI: BUONE NOTIZIE IN BUSTA PAGA.

foto: lavoratoriAccanto alla stretta contro i fannulloni e alla riforma generale della pubblica amministrazione, il governo ha messo in atto anche misure per
difendere il potere d’acquisto dei lavoratori pubblici. A dicembre 2008 tutti i lavoratori pubblici insieme alla tredicesima hanno ricevuto in busta paga l’indennità di vacanza contrattuale. L’indennità di vacanza contrattuale è un elemento provvisorio della retribuzione, corrisposto ai
lavoratori nel caso in cui manchi l’accordo tra le parti, tre mesi dopo la scadenza del contratto nazionale.

A fine febbraio circa 1.300.000 dipendenti pubblici hanno avuto gli aumenti stabiliti dal rinnovo del contratto del pubblico impiego per il biennio 2008-2009. Per la prima volta dal 1993 la maggioranza dei rinnovi di contratto del pubblico impiego è stata chiusa entro il primo anno della scadenza del biennio Contrattuale: nel passato la media di ritardo era di 24,5 mesi, contro i meno 5 nell’industria e i meno 7 nei servizi privati.

CASSA INTEGRAZIONE PIU’ RAPIDA E PIU’ TUTELE PER I LAVORATORI A PROGETTO.

Il governo ha accorciato a soli 20-30 giorni il tempo necessario per accedere agli ammortizzatori sociali, invece dei 120-140 giorni che servivano prima. Con le misure adottate dal governo ci sarà una drastica semplificazione delle procedure. Per integrare il reddito ricevuto con
gli ammortizzatori sociali, i lavoratori che ricevono dei sussidi potranno accettare piccoli lavori, fino a un massimo di 3.000 euro, per la parte restante del 2009. Il governo ha anche raddoppiato l’indennità di reinserimento prevista per i collaboratori a progetto con un solo committente che dovessero perdere il posto di lavoro nel corso del 2009, portandola dal 10 al 20% di quanto percepito l'anno precedente, per una cifra compresa tra 1.000 e 2.600 euro.

ESTESO ALLE FILIERE IL SISTEMA FISCALE DEI “DISTRETTI”.
Anche le filiere, le reti di impresa e le catene di fornitura godranno dello stesso sistema fiscale dei “distretti”. Le modalità operative di questa misura saranno rese operative con un decreto del Ministero dello Sviluppo, di concerto con il Ministero dell'Economia e la Conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo dell’intera disposizione è quello di promuovere lo sviluppo del sistema imprenditoriale attraverso azioni di rete in grado di rafforzare le misure organizzative delle imprese, l’integrazione per filiera, lo scambio e la diffusione delle migliori tecnologie, lo sviluppo di servizi di sostegno e forme di collaborazione tra realtà produttive appartenenti anche a regioni diverse.

RIDUZIONE ACCONTO IRES E IRAP

Nel decreto anticrisi di novembre, il governo ha stabilito la riduzione di tre punti percentuali del secondo acconto dell’imposta sul reddito delle società (IRES) e dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per l’anno 2008. Ai contribuenti che alla data di entrata in vigore del decreto avevano già pagato l'acconto per intero è stato attributo un credito d'imposta da utilizzare in compensazione. Questo provvedimento ha consentito di incrementare la liquidità delle imprese per circa 1,7 miliardi di euro.

DETASSAZIONE IRAP PER IL PERSONALE

In deroga al principio generale di indeducibilità totale dell’IRAP, sempre nel decreto anticrisi di novembre è stata prevista la deduzione dal
reddito delle imprese del 10% della quota IRAP relativa al costo del lavoro e agli interessi passivi.

REVISIONE STUDI DI SETTORE

In considerazione degli effetti della crisi economica, è all’opera una revisione degli studi di settore, con particolare riguardo a settori o aree territoriali in sofferenza. A tale proposito la Società per gli Studi di Settore (SOSE), ha attivato nei primi tre mesi del 2009 una indagine per approfondire la situazione, ampliare le fonti da cui ricavare le informazioni e individuare i necessari correttivi agli studi di settore. L’iniziativa è stata avviata in collaborazione con le associazioni di categoria. Entro la fine di marzo sarà completata la revisione degli oltre 200 studi di settore. I correttivi saranno attuati tenendo conto delle specificità di ogni tipo di impresa.

MODERNIZZARE L’ITALIA: DALLA “BANDA LARGA” A EXPO 2015

foto: contatore elettricoIl decreto economico ha stanziato 1.486 milioni di euro per il periodo 2009-2015 al fine di realizzare le opere e le attività connesse allo svolgimento del grande evento mondiale di Expo 2015. Inoltre, sono stati stanziati 800 milioni per lo sviluppo della “banda larga” (che consente la trasmissione dati ed internet ad alta velocità) in tutte le zone del Paese, con particolare riguardo a quelle finora rimaste indietro.

FONDO DI GARANZIA PER LE PMI

Il governo ha rifinanziato con 450 milioni di euro il fondo di garanzia per il credito alle Pmi, che è esteso anche alle imprese artigiane.
Il Fondo assicura garanzie dirette e indirette su finanziamenti bancari e leasing alle Pmi e agevola l’accesso al credito volto a realizzare progetti di innovazione - di durata non inferiore a 36 mesi e non superiori a 10 anni - di prodotti, servizi e processi aziendali (organizzazione, ideazione, produzione, commercializzazione, logistica, distribuzione) attraverso tecniche digitalizzate.

“IVA DI CASSA”

Come da impegno in campagna elettorale, il governo ha esteso a tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nell’ambito dell’esercizio di imprese, arti e professioni il regime che permette ai contribuenti di versare l’IVA solamente all’incasso del corrispettivo, finora limitato alle sole operazioni effettuate nei confronti degli enti pubblici. Il passaggio, dal criterio dell'IVA “di competenza” a quello dell’IVA “di cassa” rappresenta un beneficio in termini di liquidità per le imprese e per i professionisti, in quanto rinvia il termine di versamento dell’imposta al momento dell’effettivo incasso della stessa. In attesa del via libera defintivo da parte dell'Unione Europea, il governo sta valutando a quale tetto di fatturato applicare questa misura.

SBLOCCO PAGAMENTO DEI RIMBORSI IVA ULTRADECENNALI

Per immettere immediata liquidità nel sistema delle imprese, il governo ha stanziato risorse finanziarie destinate espressamente al pagamento dei rimborsi fiscali più datati e all’estinzione dei debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni. Per l’estinzione dei debiti pregressi dei Ministeri sono stati erogati 1,3 miliardi di euro. Già a dicembre 2008 sono stati pagati alle imprese circa 4 miliardi di euro di rimborsi e nel corso dei primi mesi del 2009 si prevede di eliminare lo stock giacente.

ACCELERAZIONE PAGAMENTO RIMBORSI IVA

Sempre per sostenere le imprese e la loro liquidità, il governo ha accelerato il pagamento dei rimborsi IVA delle imprese: nel corso del 2008 sono stati erogati rimborsi per 7,6 miliardi di euro e nei primi due mesi del 2009 sono stati già pagati rimborsi per 2,7 miliardi di euro.

USO STRATEGICO DEI FONDI EUROPEI E DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
In passato i fondi europei finora sono stati dispersi su migliaia di micro-interventi. Il governo ha ora deciso di concentrali per la realizzazione di grandi interventi strategici, coordinati dal CIPE, fondamentali per lo sviluppo del Sud. Inoltre il Governo farà un uso attivo della Cassa
depositi e prestiti, che sarà chiamata non solo a provvedere capitali e finanziamenti, ma anche a valutare l’opportunità di istituire un fondo
attraverso il quale agevolare la concessione di finanziamenti a favore delle PMI e a svolgere un ruolo di primo piano per la realizzazione
delle grandi opere pubbliche.

RIENTRO DEI CERVELLI

Per incentivare il ritorno in Italia dei ricercatori, viene applicata nei loro confronti una aliquota Irpef secca del 10%.

CONFERMA DEL “CINQUE PER MILLE” PER RICERCA E NO PROFIT

Il governo punta alla stabilizzazione di questa importante misura di “democrazia fiscale” e di sostegno alla ricerca e al terzo settore. Consapevole dell’importanza di questo contributo, per il 2008 il governo ha aumentato il fondo previsto di 20 milioni, per un totale di 400 milioni di euro e ha iniziato il pagamento delle quote relative agli anni passati. Nel 2009 oltre che al “terzo settore” e alla ricerca, il 5 per mille dell’Irpef potrà essere destinato al sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche, delle fondazioni e delle iniziative sociali dei Comuni.

INCENTIVI FISCALI PER CHI INVESTE NELLE START UP

Per agevolare il nascere di nuove aziende e di aziende innovative, non sono sottoposte a tassazione le somme reinvestite in aziende con meno di tre anni di vita (e operanti nel medesimo settore), ricavate dalla cessione di partecipazioni in società costituite da più di sette anni.

MENO VINCOLI PER PROFESSIONISTI E PARTITE IVA

È stato eliminato l’obbligo per i titolari di partita Iva di presentare annualmente gli elenchi dei clienti e dei fornitori. È stato soppresso l’obbligo per lavoratori autonomi e professionisti di tenere un conto corrente bancario o postale esclusivamente dedicato all’esercizio
dell’attività. Abolita la tassa di 1,5 euro per gli assegni non contenenti la clausola “non trasferibile” e riportato a 12.500 euro il tetto per poter effettuare pagamenti in contanti o con assegni.

BANCA DEL SUD

Il 27 febbraio è stato firmato il decreto del governo che dà il via libera all’istituzione della “Banca per il Mezzogiorno”. Oggi il progetto parte con una dote-prestito di 5 milioni di euro a carico dello Stato, ma la nuova banca avrà un assetto in maggioranza privato e dovrà essere aperta all’azionariato popolare. La Banca del Sud è il tassello mancante per lo sviluppo del Mezzogiorno. In tutte le grandi regioni d’Europa esistono banche locali, al servizio dello sviluppo del proprio territorio, tranne che nel Meridione. La Banca del Sud colma questa lacuna e servirà
a dare ossigeno ai programmi di sviluppo del Meridione.

SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ: RIFORMA DEL DIRITTO DI SCIOPERO

Il governo ha approvato un disegno di legge per impedire che gli scioperi selvaggi nel settore dei trasporti mettano in ginocchio l’intero Paese. Potranno proclamare uno sciopero solo i sindacati che hanno complessivamente almeno il 50% della rappresentanza. In alternativa, le organizzazioni che hanno almeno il 20% possono ricorrere al referendum preventivo, che deve registrare il consenso di almeno il 30% dei lavoratori. La regolamentazione del cosiddetto “sciopero virtuale” sarà demandata alla contrattazione tra le parti sociali in accordo con la commissione di garanzia. Sono previste specifiche sanzioni contro i comportamenti sleali nell’autotrasporto su gomma e in caso di forme di lotta di altre categorie che bloccano strade, autostrade e aeroporti.

LIBRO UNICO DEL LAVORO

Da gennaio 2009 il Libro Unico del Lavoro ha sostituito i seguenti sei registri: paga, matricola, presenze, registro d’impresa, libri dei lavoranti a domicilio e registro orario dell’autotrasporto. Il libro unico del lavoro rende più snelli gli adempimenti amministrativi in materia di lavoro e
per questo motivo sostituisce numerosi registri con un unico libro. Devono essere iscritti nel libro unico i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi (compresi quelli a progetto) e gli associati in partecipazione. Non è obbligatoria la iscrizione di altre figure atipiche come i tirocinanti e i titolari di borse di studio. Il datore del tutto sprovvisto del nuovo documento o che non lo usa correttamente rischia una sanzione da 500 a 2.500 euro. Il libro unico dovrà essere conservato presso la sede legale del datore o presso il soggetto abilitato per cinque anni dalla data dell’ultima registrazione.

RECUPERO DI ALCUNE NORME DELLA LEGGE BIAGI

Il governo ha ridato operatività ad alcune norme della Legge Biagi, cancellate dal precedente governo. Lo scopo di queste misure è quello di incoraggiare le imprese ad assumere, attraverso la semplificazione della gestione dei rapporti di lavoro e di promuovere l’agevole regolarizzazione dei rapporti di lavoro, per dare garanzie ai lavoratori e alle imprese e far emergere il sommerso.

a) Per dare più occasioni ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, è stato semplificato l’apprendistato e reintrodotto il lavoro a chiamata.

b) I buoni prepagati per lavori occasionali, sono estesi anche a lavori occasionali (giardinaggio, baby sitting, lavori stagionali degli under 25
o da pensionati, ecc.) prestati a famiglie, imprese familiari, imprese agricole, imprese del turismo.

c) E' ora possibile adempier el'obbligo di assunzione di una specifica quota di lavoratori diversamente abili anche attraverso l'appalto a cooperative sociali che diano occupazione a questi lavoratori.

LA VITA BUONA NELLA SOCIETÀ ATTIVA

Il 25 luglio 2008 il governo ha presentato il Libro Verde sul futuro del modello sociale, per definire una visione il più possibile condivisa
di una nuovo sistema di Welfare. Il progetto è stato discusso in una consultazione pubblica durata tre mesi, nel corso dei quali migliaia di cittadini e soggetti istituzionali, sociali e professionali hanno inviato il loro contributo. Dai contributi è emersa la necessità di un sistema incentrato sul valore e la dignità della persona, intesa nelle sue relazioni costitutive come la famiglia, l’ambiente di lavoro e  l’associazionismo. Le misure adottate finora dal governo e le altre che seguiranno a partire dal Libro Verde favoriranno la costruzione di un Welfare fondato sul binomio opportunità/responsabilità, dove nessuno sia lasciato indietro e a tutti sia chiesto di dare il proprio contributo per il bene comune. L’obiettivo è quello di costruire un sistema capace di rafforzare la continua autosufficienza delle persone, intervenendo in anticipo sull’emergere del bisogno con una offerta personalizzata e differenziata, stimolando comportamenti e stili di vita responsabili, e condotte utili a sé e agli altri.

SEMPLIFICAZIONE UTILIZZO CONTRATTI A TERMINE

Le nuove norme prevedono la semplificazione del contratto a termine, con la possibilità di superare il vincolo di 36 mesi per stabilizzare i rapporti di lavoro.

IMPRESA IN UN GIORNO

L’avvio di una attività imprenditoriale è stato sgravato di una serie di oneri amministrativi: basta la richiesta di autorizzazione o la semplice
dichiarazione di inizio attività per rendere possibile avviare una impresa. Sono state inoltre semplificate le norme per lo sportello unico per le imprese, unico punto di accesso per tutto ciò che riguarda le attività produttive. Nei comuni che ne sono privi sarà la camera di commercio a svolgere questa funzione.

SOSTEGNO IMPRENDITORIA GIOVANILE

Il governo ha istituito il Fondo unico per il sostegno all’occupazione e all’imprenditoria giovanile, unificando i tre fondi prima esistenti.
Sono state semplificate le procedure di richiesta e innalzato a 35 anni il limite di età per accedere ai finanziamenti agevolati. Inoltre il governo ha attivato un fondo (operativo da aprile 2009) dotato di 24 milioni di euro in tre anni, per offrire garanzie ai giovani che vogliono sottoscrivere un mutuo ma hanno un contratto a tempo determinato.

[25 marzo 2009]

 
 
 

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