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Piano C.a.s.e. per i comuni terremotati

Le principali misure del decreto legge approvato nel Consiglio dei Ministri.

Piano C.a.s.e.

foto: case

Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili, questo per esteso il nome del Piano per la progettazione e realizzazione, nei comuni colpiti dal terremoto, di nuove abitazioni e quartieri durevoli e tecnologicamente avanzati, ispirati a criteri di risparmio energetico e protezione dalle azioni sismiche. Con questo provvedimento sarà garantita una sistemazione adeguata alle persone le cui abitazioni sono state distrutte o dichiarate non agibili. Una struttura interforze vigilerà sul corretto ed ineccepibile svolgimento delle procedure contrattuali, anche al fine di prevenire eventuali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Il Commissario delegato sarà coadiuvato da quattro vice Commissari per specifici settori d’intervento.

Indennizzi per abitazioni.

Per la ricostruzione di abitazioni principali distrutte o inagibili o per l’acquisto di abitazioni sostitutive è prevista la concessione di contributi anche con il sistema del credito d’imposta e di finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato. Anche per le abitazioni non principali i contributi potranno avere la forma del credito d’imposta. Il decreto per l'Abruzzo prevede soprattutto misure lo stanziamento di 150.000 euro per chi vorrà ricostruirsi da sé la casa distrutta e 80.000 euro per chi invece ha una casa solo danneggiata. Ci sarà un conto corrente gratuito per 150.000 euro disponibili per ciascuno per la ricostruzione della casa. Nella gestione di questi fondi ci saranno Fintecna, Cassa Depositi e Prestiti e banche.

Indennizzi per imprese.

Per le attività produttive sono invece previsti indennizzi per la riparazione e ricostruzione di beni immobili distrutti o inagibili, e per il ripristino delle scorte e la riparazione dei danni dovuti alla perdita di beni mobili strumentali. Anche le strutture con funzioni sociali, ricreative e religiose potranno ricevere un indennizzo per i danni subiti.

Protezione civile e rifiuti.

Iniziative ed interventi per ridurre il rischio sismico, prima nelle aree dell’Appennino centrale contigue a quelle interessate dal sisma del 6 aprile e successivamente su tutto il territorio nazionale: questo uno dei punti contenuti nel decreto-legge in materia di Protezione Civile. Inoltre, riguardo ai rifiuti urbani derivanti dalla distruzione degli immobili danneggiati, il Consiglio dei Ministri di oggi ha predisposto misure particolari per il loro smaltimento e stoccaggio.

Ripristino di immobili pubblici.

foto: il consiglio dei ministriPer quanto riguarda gli immobili pubblici, sarà predisposto un piano di interventi urgenti per il ripristino di quelli danneggiati, compresa l’edilizia universitaria ed il Conservatorio di musica, le caserme e gli immobili demaniali o di proprietà di enti ecclesiastici riconosciuti di interesse storico artistico. Verranno inoltre definite in tempi rapidi le modalità organizzative per consentire una ripresa rapida dell’attività degli uffici pubblici.

Sospensioni e dilazioni di termini di legge e scadenze.

Il Consiglio dei Ministri ha stabilito la sospensione - con eccezione per i casi particolarmente gravi - dei processi civili pendenti presso gli uffici giudiziari dei comuni colpiti dal sisma, e dei termini di legge che gravano sulle popolazioni colpite dal terremoto: prescrizioni, decadenze, termini legali, processuali e di notificazione, pagamento dei titoli di credito, cambiali ed assegni in scadenza al 6 aprile 2009, versamenti di entrate di natura patrimoniale, versamento di contributi consortili di bonifica, canoni di concessione e locazione di immobili distrutti o inagibili, pagamento di rate e mutui di qualsiasi genere, differimento dell’esecuzione di sfratti. Inoltre, sono stati sospesi anche i termini per la notifica delle cartelle di pagamento da parte degli agenti della riscossione. Presso la sede temporanea degli uffici giudiziari de L’Aquila è istituito anche il presidio per le comunicazioni e le notifiche degli atti giudiziari alle persone prive di un domicilio stabile. Le notificazioni che di solito si eseguono, a pena di nullità, presso l’Avvocatura distrettuale dello Stato in Abruzzo, ora si eseguono preso l’Avvocatura dello Stato in Roma. Infine, i termini di validità delle tessere sanitarie sono prorogati per un anno ed è stato sospeso il pedaggio autostradale nelle zone colpite dal terremoto.

Lavoro ed aziende.

Per i lavoratori delle zone colpite dal terremoto è prevista la proroga dell’indennità ordinaria di disoccupazione; inoltre il decreto legge concede un indennizzo ai collaboratori coordinati e continuativi e ai lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi sismici. Per le imprese invece il decreto legge prevede la sospensione delle sanzioni legate alle inadempienze fiscali. Un altro dei provvedimento approvati oggi nel Consiglio dei Ministri riguarda la non computabilità, a fini della definizione del reddito da lavoro dipendente, delle erogazioni liberali, dei sussidi e dei benefici di qualsiasi genere concessi dai datori di lavoro privati ai lavoratori residenti nelle aree colpite dal sisma, ovvero da datori di lavoro privati operanti nei territori colpiti in favore di lavoratori anche non residenti in quelle aree.

Servizi per la popolazione.

Verranno realizzati interventi urgenti e integrati per i servizi socio-educativi della prima infanzia e per le residenze per anziani: queste alcune delle misure approvate oggi in Consiglio dei Ministri. Inoltre, sono stati stanziati speciali finanziamenti per l’edilizia scolastica e in favore del Corpo dei Vigili del fuoco, della Guardia di finanza e della Polizia di Stato, Carabinieri e Corpo forestale. Infine, Ulteriori misure riducono il prezzo dei farmaci nelle zone colpite e finanziano la ricostituzione delle infrastrutture viarie e ferroviarie.

Per gli universitari.

A disposizione 700 milioni per progetti che verranno realizzati nei prossimi cinque-sei mesi: nel primo periodo le strutture verranno usate come case per famiglie e poi riadattate come campus per ospitare gli universitari: i fuori sede sono in tutto 13 mila. Per la ricostruzione della casa dello studente che sono stati recuperati 16 milioni di euro dal fondo per l'edilizia universitaria. E' stato fatto un grandissimo sforzo per riavviare nel migliore dei modi l'anno scolastico con 36 milioni di euro riconosciuti dal ministero del Tesoro per le supplenze e per quanto necessario, poi sono stati recuperati 110 milioni di euro per l'edilizia, scolastica, 70 milioni per ricostruire l'universita' e grazie ad un accordo con gli altri atenei italiani gli studenti di L'Aquila non pagheranno il prossimo anno le tasse. Trovati infine 3 milioni per recuperare il conservatorio.

[24 aprile 2009]

 
 
 

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