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Aiuti ai terremotati: nuove disposizioni

Contributo totale e a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione della prima casa senza più ‘tetti’ di spesa. Fondi anche per le piccole riparazioni e ristrutturazioni. ‘Moduli abitativi’, le cosidette ‘casette’ provvisorie, anche per chi, per motivi di studio o lavoro, vive in Abruzfoto: berlusconizo, ma non ha la residenza. Più coinvolgimento degli Enti locali nelle fasi della ricostruzione. Più risorse, in termini di personale e fondi per la Protezione civile. Sono alcune delle modifiche apportate in Senato al decreto legge sul terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo il 6 aprile scorso.

Tra le novità proposte della maggioranza, arriva la possibilità di scegliere, a titolo volontario, di accedere al credito d'imposta o al finanziamento agevolato. Prima non era un’ opzione: il ‘mix’ di risarcimenti solo in parte era a fondo perduto. E poi lo stop a ogni rinvio dell'entrata in vigore delle norme antisismiche (l'ultimo dei quali arrivato con il decreto “milleproroghe” che le faceva slittare al 30 giugno 2010).

Ecco, nel dettaglio, cosa contiene il testo del decreto terremoto licenziato, in prima lettura, da Palazzo Madama.

Contributi prima casa al 100%

Viene esplicitamente previsto che sarà lo Stato a pagare, a fondo perduto e al 100 per cento, la ricostruzione e la riparazione della prima casa danneggiata o distrutta dal terremoto. Nelle intenzioni iniziali del governo ci sarebbe stato invece un tetto di spesa di 150 mila euro per la ricostruzione e uno di 80 mila per la ristrutturazione delle abitazioni. L'utilizzo del credito di imposta o dei finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato si attiva su richiesta volontaria.

Mutui

Lo Stato potrà subentrare per un importo non superiore a 150 mila euro, nei mutui attivati da chi ha subito un danno alla propria abitazione. Il subentro avverrà dietro domanda del soggetto debitore non moroso nei confronti della banca.Le mini – riparazioni - Previsto lo stanziamento fino a 10 mila euro per le riparazioni delle case lesionate e un contributo di 2.500 euro per unità abitativa per lavori condominiali. La norma è stata pensata per consentire alle famiglie un rientro in tempi brevi negli edifici che hanno subito danni di lieve entità.

Comuni e Fintecna

Entro tre anni dall’entrata in vigore della legge, i Comuni possono riacquistare da Fintecna i diritti di proprietà delle aree oggetto della cessione e non ancora edificate.

Campus

Viene affidato al commissario delegato la progettazione e realizzazione dei cosiddetti “moduli abitativi destinati a una durevole utilizzazione”, vale a dire le ‘casette’ provvisorie per gli sfollati delle tendopoli che poi diventeranno campus a disposizioni degli studenti. Ne avranno diritto non solo i residenti ma tutti coloro che, per un motivo valido (studio o lavoro), hanno il domicilio in uno dei Comuni colpiti dal terremoto.

Norme antisismiche

Stop alla proroga per l'entrata in vigore delle nuove norme per garantire edifici a prova di terremoto. Nel testo viene sancito che a partire dal 30 giugno prossimo, varranno per la costruzione di tutte le nuove abitazioni.

Fondo per zone franche

Viene istituito, presso il ministero dell'Economia, un Fondo ‘ad hoc’ per il finanziamento delle zone franche urbane (aree defiscalizzate) per l'Abruzzo con una dotazione di 45 milioni di euro.

Centri storici

Saranno i sindaci dei Comuni terremotati, d'intesa con il presidente della Regione Abruzzo, e sentito il presidente della Provincia, a definire i piani di ricostruzione dei centri storici.

Fondo prevenzione rischi sismici

Viene istituito, presso il ministero dell'Economia, un Fondo per la prevenzione del rischio sismico, che avrà la seguente copertura: 44 milioni di euro per il 2010, di 145.1 milioni per il 2011, di 195.6 milioni per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014, di 145.1 milioni per il 2015, 44 milioni per il 2016. L'istituzione del Fondo sostituisce integralmente l'articolo che stabiliva che sarebbe stata la Protezione civile ad avviare e realizzare "in termini di somma urgenza" un piano di verifiche e interventi per messa in sicurezza degli immobili e delle infrastrutture.

Più risorse anche a Vigili del Fuoco e Protezione Civile

Nuovi fondi in arrivo per la Protezione civile che però dovrà dividerli con il corpo nazionale dei vigili del fuoco. Lo stanziamento è di 1.5 milioni di euro nel 2009 e 8 milioni a partire dal 2010.

[22 maggio 2009]

 
 
 

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