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Terremoto ecco le decisioni del Governo

foto: protezione civileE’ stato il peggior terremoto in Italia dal 1980.

Il sisma ha fatto moltissimi danni: 300 vittime, 1.500 feriti, circa 70 mila persone fuori casa.

E’ accaduto il 6 aprile, appena 70 giorni fa.

Nessun governo ha mai fatto tanto e stanziato tanti soldi per assistere una popolazione colpita dal terremoto. Fatti concreti, provvedimenti di legge portati avanti per decreto: il tutto documentato da una marea di dati.

I numeri del terremoto

Dei 63 mila sfollati, la metà sono stati sistemati negli alberghi sulla costa a spese del governo, che paga per tutti tre pasti caldi al giorno. Appena le scosse saranno un ricordo, sarà il caso che coloro che hanno una casa agibile (e queste sono il 53 per cento del totale), siano invitati da Bertolaso a tornare tra le mura domestiche, lasciando posto agli sfollati sistemati nelle 168 tendopoli: qui se ne contano 23-25 mila, assistiti da 10 mila volontari della Protezione civile, con tre pasti caldi al giorno, assistenza sanitaria, e un costo quotidiano per lo Stato di 3 milioni di euro.

foto: BerlusconiPer l’emergenza, il governo ha stanziato da subito 1,5 miliardi, più altri 7 miliardi per la ricostruzione, compresa la messa in opera di 5 mila case prefabbricate antisismiche ed eco-compatibili per 13-15 mila sfollati che hanno avuto la casa interamente distrutta.

La realizzazione di queste abitazioni, che a ricostruzione finita diventeranno il nuovo campus universitario dell’Aquila, è la grande scommessa del governo, su cui il premier Berlusconi si è impegnato in prima persona. Con l’obiettivo dichiarato di consegnare le prime 3 mila abitazioni entro il 15 settembre, e completare le consegne entro il 30 novembre, prima dell’arrivo dell’inverno. Per questa impresa sono stati già fatti 16 appalti, con il coinvolgimento di numerose imprese abruzzesi.

A tempo di record, è stato già riaperto anche l’ospedale dell’Aquila, tornato operativo per il 65 per cento.

Altri numeri, altri fatti concreti.

  • Il governo erogherà 150 mila euro a chi provvede da sé alla ricostruzione della propria casa interamente distrutta (80 mila se si tratta di riparare delle lesioni).
  • Alla Regione Abruzzo arriveranno i 220 milioni di euro risparmiati con lo spostamento del G8 dalla Maddalena all’Aquila e i 493 milioni dell’Unione europea.
  • A tutti i lavoratori, compresi quelli a termine, sono stati concessi gli ammortizzatori sociali, senza limiti di tempo, mentre le imprese godranno di indennizzi vari: sono stati sospesi i pagamenti tributari e previdenziali, i pagamenti degli affitti, le rate dei mutui.
  • L’Aquila diventa zona franca, esclusa da ogni patto di stabilità, e si avvarrà dei proventi di nuove lotterie. Per l’edilizia scolastica, sono stati stanziati 110 milioni (700 milioni per sistemare gli studenti fuori sede).

La cronaca

Alle 3 di notte del 6 aprile il terremoto squassa l’Aquila. Alle 19 il governo mette a disposizione i primi 100 milioni di euro per l’emergenza. Guido Bertolaso, responsabile della Protezione civile, viene nominato commissario per il l’emergenza.

Il 9 aprile un nuovo consiglio dei ministri mette a disposizione altri 100 milioni per l’emergenza. Introduce la cassa integrazione per i lavoratori autonomi (commercianti ed artigiani) che hanno perso lavoro e locali. Vengono sospesi tutti gli adempimenti fiscali. I farmacisti vengono autorizzati a dare medicine senza ricette. Autorizza la rinegoziazione dei mutui.

  • Il 28 aprile il governo si riunisce a Coppito ed approva un decreto legge da 8,5 miliardi di euro. Mai nessun governo nella Storia della repubblica ha stanziato così tante risorse in così breve tempo per tamponare l’emergenza ed avviare la ricostruzione dopo un evento naturale.
  • Per il terremoto del Belice, che produsse 296 vittime e 55.700 sfollati, il governo dell’epoca mise a disposizione entro due mesi dal sisma l’equivalente di 1,1 miliardi di euro.
  • Il governo che affrontò il terremoto del Friuli (965 morti e 52 mila sfollati) destinò 1,7 miliardi di euro.
  • Per l’Irpinia (con 2.700 morti e 280 mila sfollati) il governo stanziò, entro due mesi dal sisma, 3,7 miliardi di euro.
  • Da quarant’anni ad oggi, il complesso degli stanziamenti messi a disposizione dai diversi governi per le varie calamità nazionali ammonta all’equivalente di 6,6 miliardi di euro.
  • Questo governo per l’Abruzzo ha sbloccato risorse per 8,5 miliardi di euro. Non solo. A queste si devono aggiungere i 493 milioni di euro approvati dalla Commissione europea per la ricostruzione dell’Abruzzo.

Particolare non secondario. Le precedenti calamità sono avvenute quando in Europa ancora non era in vigore il Trattato di Maastricht. E l’Italia è l’unico grande Paese Ue che, al netto degli effetti prodotti dalla crisi economica sui conti pubblici, conserva il proprio deficit al di sotto del 3 per cento del pil.

A tutte le persone che hanno visto distrutta o lesionata la propria casa (che sia prima o seconda abitazione) verrà riconosciuta la copertura totale dei costi a carico dello Stato. E con procedure snelle. Basta farsi certificare da un professionista l’ammontare dei danni ed andare in banca per chiedere il rimborso totale delle spese sostenute.

[17 giugno 200]
 

 
 
 

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