Blocco alle frontiere, espulsioni più semplici. Fermare l'immigrazione clandestina
BLOCCO ALLE FRONTIERE, ESPULSIONI PIU’ SEMPLICI FERMARE L’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Chi favorisce l’immigrazione clandestina rischia fino a quindici anni di carcere. Il permesso di soggiorno è obbligatorio per qualsiasi richiesta di documenti
SEI MESI DI TEMPO PER IDENTIFICARE ED ESPELLERE I CLANDESTINI
I Centri di Permanenza Temporanea (CPT) sono diventati Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE). La permanenza nei centri è stata triplicata (da due a sei mesi) per permettere l’identificazione e organizzare il rimpatrio. Questa norma è in linea con la direttiva dell’Unione Europea del 24 dicembre 2008, che afferma che i clandestini possono essere trattenuti fino a sei mesi quando vi sia pericolo di fuga o se il Paese di provenienza ostacola il rimpatrio.
CARCERE E MULTA PER CHI FA LAVORARE I CLANDESTINI
Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno o con permesso scaduto e del quale non sia stato chiesto il rinnovo nei termini di legge, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5 mila euro per ogni lavoratore irregolare impiegato.
CARCERE E CONFISCA A CHI AFFITTA AI CLANDESTINI
Carcere fino a tre anni per chi affitta casa allo straniero senza permesso di soggiorno. Con la condanna scatta anche la confisca del bene. A fine maggio 2009 sono 793 le persone denunciate per questo reato: 533 nel 2008 e 263 nel 2009.
ACCORDO ITALIA-LIBIA PER BLOCCARE I CLANDESTINI
Dal 6 maggio 2009 sono iniziati i pattugliamenti italo-libici per prevenire la partenza degli immigrati clandestini verso l’Italia. Le imbarcazioni intercettate in acque internazionali sono dapprima soccorse e poi subito riaccompagnate ai porti di partenza in Libia. L’obiettivo di bloccare gli sbarchi è stato raggiunto.
LA CLANDESTINITÀ È REATO
Rendere la clandestinità reato ha lo scopo di facilitare l’effettiva espulsione del clandestino, in quanto per le norme europee sui rimpatri l’espulsione con accompagnamento nel Paese d’origine è possibile se c’è condanna per un reato. L’immigrato irregolare sarà punito con una ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Inoltre è prevista l’espulsione anche per i cittadini comunitari che non abbiano reddito o che delinquano. Per essere espulsi basta essere stati condannati a una pena di due anni: prima la pena doveva essere di dieci anni. Chi trasgredisce l’ordine di espulsione è punito con la reclusione da 1 a 4 anni.
TRATTATO DI PRUM: SEMPLIFICATA LA LOTTA AL TERRORISMO E ALL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Il 24 giugno 2009 il Senato ha approvato definitivamente il Trattato di Prum, che migliora la cooperazione nel contrasto a terrorismo, criminalità e immigrazione illegale fra Italia, Belgio, Germania, Spagna, Francia, Lussemburgo, Olanda e Austria.
- Viene istituita la banca dati nazionale del DNA, che raccoglierà il DNA di condannati, imputati e indagati e che consentirà di identificare in modo più rapido chi delinque. La banca sarà collegata alla rete delle banche dati degli altri Paesi europei.
- L'autorità giudiziaria può imporre il prelievo forzoso del DNA, anche di persone non indagate, se necessario per le indagini.
- Il trattato di Prum consente la presenza di guardie armate in borghese sugli aerei.
- Le forze di polizia possono concludere le proprie indagini nel territorio dei Paesi aderenti al trattato senza chiedere particolari autorizzazioni.
[03 febbraio 2010]