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Per lo sviluppo del Sud

foto: BerlusconiLa crisi economica, la tenuta sociale, le emergenze del Paese sono stati i temi al centro di una vera e propria sessione di lavoro che il Presidente del Consiglio ha avuto con Giulio Tremonti. Ed i risultati sono arrivati: nasce infatti il Comitato per lo Sviluppo del Sud, un organismo che verrà presieduto dallo stesso Silvio Berlusconi. Si tratta della soluzione operativa con la quale il governo punta a colmare il gap che divide le diverse aree del Paese.

Già dai primi giorni d’agosto l’argomento era arrivato sul tavolo di Palazzo Chigi. Ed ora è stato definito lo schema all’interno del quale la Questione Meridionale verrà affrontata dal governo.

Per il momento, quindi, verrà creato questo Comitato, di cui faranno parte ministri ed esperti del settore. Ma nulla esclude che da questo Comitato possa poi nascere l’Istituto per lo Sviluppo del Sud.

Una sorta di braccio operativo, sul modello di un’Agenzia, in grado di convogliare finanziamenti ed interventi per la crescita delle aree meridionali.

Prima della pausa estiva, il governo aveva avvertito la sensibilità di mettere fine a modelli di sviluppo diverso delle aree del Paese, concentrando la propria attenzione proprio su quelle meridionali, con l’obbiettivo di raggiungere una crescita in linea con le altre zone della Penisola.

Per questo, viene costituito il Comitato, che avrà proprio il compito di definire, collegialmente, quale modello di sviluppo dovrà essere individuato per il Mezzogiorno. E soprattutto quali saranno le emergenze da affrontare: prima fra tutte, quella sociale.

A margine del Comitato verranno anche portati avanti i lavori per la creazione della Banca del Sud. Un progetto che il ministero dell’Economia è intenzionato a realizzare e che oggi diventa sempre più necessario per favorire la raccolta del risparmio e gli investimenti nelle aree meridionali.

Durante la sessione di lavoro con Tremonti, Berlusconi ha anche approfondito l’andamento e l’evoluzione della crisi economica e lo stato della finanza pubblica. A settembre, infatti, il governo è chiamato a presentare la legge finanziaria. Un provvedimento che, come lo scorso anno, è stata anticipato nei contenuti e negli effetti dal decreto varato e convertito in legge prima dell’estate.

[28 agosto 2009]

 
 
 

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