Condividi su Facebook Condividi su Twitter Aggiungi a Digg Aggiungi a Google Bookmarks Condividi su MySpace Aggiungi a Technorati

Scudo fiscale: le ragioni e le necessità di una scelta

foto: soldiLe reazioni della sinistra allo scudo fiscale deciso dal governo, e che dovrà essere votato definitivamente entro il 3 ottobre, meritano l’oscar dell’ipocrisia. Per una serie di motivi tutti assai concreti.

  • La Guardia di Finanza stima in 300-500 miliardi i capitali italiani fuggiti oltre confine. Una cifra che non ha paragoni con altri Paesi, e dunque altrettanto eccezionali devono essere le misure per farli rientrare.
  • Quando la sinistra obietta che Germania o Gran Bretagna impongono un’aliquota più alta per i loro scudi fiscali, dimentica l’entità del fenomeno che dobbiamo affrontare.
  • Dimentica, soprattutto, il motivo che ha determinato un così imponente esodo di denaro nei paradisi offshore. E cioè che sotto i governi di sinistra l’aumento di tasse per cittadini e imprese, ed un comportamento vessatorio del fisco, ha di fatto incoraggiato chi se lo poteva permettere a portare i soldi all’estero.
  • La riprova? Con i primi due scudi decisi dal centrodestra nel 2002-2003 rientrarono e vennero dichiarati al fisco 80 miliardi di euro. Sono bastati neppure due anni di governo Prodi per farne uscire di nuovo alcune centinaia.
  • Che cosa ha fatto la sinistra, quando era al potere, per riportare in patria questi capitali? Per stringere i freni intorno alle imprese che domiciliavano nei paradisi le loro sedi legali e lì pagavano (anzi: non pagavano) le tasse? Per andare a scovare barche, ville, aerei e beni di lusso e confrontarli con i redditi dichiarati in Italia? Nulla. Nulla di nulla.
  • Anzi: ha trattato gli evasori come fossero eroi. Molti ricorderanno la trattativa per far pagare le tasse al compianto Luciano Pavarotti: il governo di sinistra gli applicò un generoso sconto, e lo ossequiò con mille complimenti. È un esempio tra molti.
  • Lo scudo contiene una sorta di condono limitato ai reati tributari e contabili; eppure la sinistra si ostina a divulgare la falsa verità che questa immunità sarà estesa anche a reati penali, addirittura di malavita organizzata e di terrorismo. Nulla di più falso, non sta scritto da nessuna parte.
  • Altro bluff: la sinistra parla di “scempio edilizio” e di “premio ai furbi”. Sul primo punto, basta ricordare che nessuno scempio è ipotizzabile in Italia, visto che i beni tassabili sono all’estero. Quanto ai furbi, ci chiediamo qual è il maggiore premio: lasciare questi evasori in pace, come ha fatto la sinistra, oppure andare a stanarli come sta facendo il governo?
  • Ma poi: da quali pulpiti vengono certe prediche se l’ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, è stato condannato nel 2001(con sentenza definitiva della Cassazione) addirittura all’arresto per abusivismo della sua villa di Pantelleria, e poté beneficiare del condono non solo fiscale, ma anche edilizio? Chi sono i furbi?
  • Sul piano economico generale, il condono potrà fruttare, se rientreranno almeno 100 miliardi, cinque miliardi da destinare al sostegno alle aziende ed ai lavoratori che si trovano ad affrontare la coda più dura della crisi economica. La sinistra che chiede continuamente benefici fiscali, ha qualche idea su come trovare la copertura per questi interventi?
  • Non solo. L’operazione contro i capitali all’estero non comprende solo lo scudo edilizio, ma anche: 1) l’inversione dell’onere della prova per chi tiene soldi in qualche banca oltreconfine, non importa se in un paradiso tributario o meno; chi li ha dovrà cioè dimostrare a che cosa gli servono. 2) Un censimento di barche, ville e beni di lusso e l’incrocio di questi dati con l’anagrafe tributaria. 3) Per le aziende, la fine della possibilità di pagare le tasse in qualche paradiso lussemburghese o olandese per il semplice motivo che lì è stata domiciliata la holding di controllo: si dovrà dimostrare dove vengono distribuiti i dividendi agli azionisti (e cioè in Italia), e lì – dunque da noi – pagare le tasse.
  • La sinistra ha mai fatto un’operazione simile? Si è mai impegnata come questo governo, assieme agli altri governi europei e agli Stati Uniti, per costrngere la Svizzera, Monte Carlo ed altri paesi un tempo nel “libro nero” a rendere noti i depositi dei cittadini stranieri, per ciò che ci interessa italiani?
  • Quando la sinistra riuscirà a dare una risposta concreta a tutte queste domande, potrà anche criticare lo scudo fiscale. Diversamente sarà la solita operazione di ipocrisia e di propaganda.

[30 settembre 2009]

 

 
 
 

Approfondimenti

Stato della pubblica amministrazione La Relazione sullo stato della pubblica amministrazione delinea un quadro esaustivo dell’universo pubblico, sia descrivendo la situazione attuale sia fornendo indicazioni sui futuri scenari possibili   » Continua
Stato della pubblica amministrazione La Relazione sullo stato della pubblica amministrazione delinea un quadro esaustivo dell’universo pubblico, sia descrivendo la situazione attuale sia fornendo indicazioni sui futuri scenari possibili   » Continua
Meno burocrazia e fisco amico Semplificare l'attività delle imprese. Assieme agli interventi per garantire il finanziamento delle imprese e sostenere la domanda interna e di conseguenza l’occupazione, il governo Berlusconi ha anch   » Continua