Messina: serve un altro miracolo dell'Italia che lavora e che reagisce
“Bloccheremo le tasse e i mutui ai cittadini delle zone colpite dall'alluvione”. Lo afferma il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a proposito della calamità che ha colpito la zona di Messina. Per quanto riguarda il dopo-emergenza, spiega, “faremo come a L'Aquila: nuove abitazioni in altre zone ma sempre all'interno del tessuto urbano”, e assicura: “non vi lascerò soli e come sono tornato in Abruzzo tornerò anche da voi”.
Il premier promette: “troveremo dei terreni nel messinese e lì costruiremo dei quartieri con case di solo 3 piani, vivibili, con giardini, piante, fiori. Dentro ogni casa, arredata, ci sarà tutto quello che serve per vivere, come all'Aquila”. “Il miracolo che possiamo fare”, evidenzia, è realizzare “tutto questo in pochissimo tempo”.
Per quanto riguarda il nubifragio, inoltre, “era stato previsto che si sarebbero verificate delle situazioni” del genere “in queste zone. Avevamo dato avviso per tempo”. Berlusconi spiega che “la precipitazione è stata ancora più intensa del previsto”; perciò si è trattato di una “emergenza idrogeologica eccezionale, che sarebbe sempre potuta accadere” e, prosegue, ha colpito “insediamenti che risalivano anche a molte centinaia di anni fa”. Paesi antichi, dove “l'eccezionalità della caduta d'acqua ha comportato che accadesse oggi quello che avrebbe sempre potuto accadere”. Il premier precisa che “dal nostro centro romano avevamo previsto con anticipo che si sarebbero verificate situazioni puntuali proprio su queste zone”.
“Il governo – assicura - nel prossimo Consiglio dei ministri farà uno stanziamento di fondi, che si aggiungerà a quello della Regione. Dopo l'Aquila abbiamo stanziato un miliardo per interventi urgenti nelle zone a rischio sismico, mi auguro che, interloquendo con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si possa stanziare una analoga cifra per le zone a rischio idrogeologiche”.
Il Presidente del Consiglio scende ancora nei dettagli in una successiva intervista radiofonica. “Con l'intervento della Regione e del governo si potranno ricostruire i quartieri” dove la comunità di 520 persone che ha avuto danneggiate le case potrà “riformarsi”.
“L'esperienza dell'Aquila è unica al Mondo e ci dà la possibilità di prevedere che questi quartieri potranno essere realizzati in 4-5 mesi”, aggiunge ribadendo le agevolazioni per cittadini colpiti dall'alluvione: stop al pagamento di tasse e mutui e agevolazioni per chi intenda trovarsi una nuova abitazione.
“Nessun cittadino può ritenere di essere stato abbandonato”, ribadisce chiarendo che c'è ora molto da fare, intanto con lo stanziamento di “una cifra importante”, cominciando dalle aree “più pericolose” da un punto vista idrogeologico.
“Abbiamo ereditato la situazione che conosciamo e guarderemo avanti – conclude - per cercare di operare concretamente e rimuovere i pericoli più gravi”.
[05 ottobre 2009]