Class Action. Garantita la tutela dei consumatori
L'anno nuovo ha portato grandi novita' per i consumatori italiani. Dal primo gennaio, infatti, possono esercitare la class action, ossia l'azione collettiva a tutela dei propri diritti per danni o inadempienze contrattuali da parte delle aziende. Si tratta di una innovazione introdotta dalla Legge Sviluppo per tutelare i consumatori e gli utenti, sostituendo cosi' integralmente l'analoga disciplina, prevista dalla legge finanziaria per il 2008, ma mai entrata in vigore perche' ritenuta carente sia sotto l'aspetto procedurale che sostanziale.
Ecco come funziona, a chi si rivolge e cosa prevede la normativa relativa alla class action.
Quando
Dal 1 gennaio 2010 sara' possibile esercitare l'azione collettiva di classe per il sanare gli illeciti commessi dal 16 agosto 2009 in poi.
Cosa
L'azione di classe consiste in un'azione collettiva, promossa da uno o piu' consumatori/utenti, i quali agiscono in proprio oppure dando mandato ad un'associazione di tutela dei diritti dei consumatori. Gli altri consumatori interessati, titolari di una identica pretesa, possono scegliere di aderire all'azione di classe gia' promossa, senza dover ricorrere al patrocinio dell'avvocato. Resta salva, comunque, la possibilita' di agire individualmente per la tutela dei propri diritti. Quest'ultima ipotesi e' incompatibile con la scelta di aderire ad una class action.
Chi
L'azione puo' essere intentata dai consumatori/utenti che abbiano subito le conseguenze di condotte o pratiche commerciali scorrette; oppure che abbiano acquistato un prodotto difettoso o pericoloso; oppure ancora che versino in una medesima situazione di pregiudizio nei confronti di un'impresa, in conseguenza di un inadempimento contrattuale.
Come
Mediante ricorso al tribunale uno dei soggetti consumatori/utenti propone l'azione assistito da un avvocato, eventualmente dando mandato ad un'associazione di tutela dei consumatori. Tutti gli altri cointeressati possono aderire senza doversi rivolgere all'avvocato.
Differenze
Rispetto alla precedente stesura della norma (mai entrata in vigore), la disciplina attuale si caratterizza, spiega il ministero dello Sviluppo economico, ''per la tutela di diritti di singoli aventi contenuto identico od omogeneo, con attribuzione della legittimazione in capo al consumatore/utente; mentre l'altra versione imputava questa facolta' solo in capo all'associazione''. La nuova normativa inoltre si caratterizza per la semplificazione del meccanismo di liquidazione del danno.
Benefici
Se molte persone ricevono singolarmente un danno di portata economicamente modesta difficilmente decidono di sostenere individualmente le spese necessarie per sostenere e vincere la partita legale. Ma se l'azione, invece, e' condotta collettivamente, le spese si abbattono e il singolo acquista maggiore ''forza'' nei confronti della grande impresa.
[7 gennaio 2010]
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