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Il governo del fare per i giovani

foto: aria nuovaChe cosa ha fatto per loro il Governo in questi due anni?

Non più sussidi e assistenzialismo, non più posti di lavoro finti pagati con il deficit di bilancio, bensì la “rivoluzione del merito” introdotta nella scuola dopo gli anni della controrivoluzione sessantottina.

Con l'obiettivo di fornire a tutti le stesse opportunità di partenza, consentire a ciascuno di dare il meglio di sé in una competizione in grado di far emergere le eccellenze, e preparare i giovani di oggi ai mercati del lavoro di domani.

In sostanza, il governo ha piantato dei semi culturali nuovi e per questa via ha cercato di ricomporre la frattura storica tra istruzione e mondo del lavoro. Una riforma strutturale anche questa.

Ecco una sintesi delle cose concrete che il Governo ha fatto per i giovani nei primi due anni di attività.

Istruzione. Il merito, prima di tutto

135 milioni per borse di studio destinate a 180mila studenti. Questi numeri vogliono dire che per la prima volta nella storia della Repubblica tutti i giovani che hanno diritto ad una borsa di studio potranno effettivamente conseguirla. E siccome gli studenti universitari sono in tutto circa 1milione e 700 mila, significa che più di uno studente su 10, quando lo merita, vive il suo percorso universitario grazie al riconoscimento del proprio merito. In Italia ci sono circa 410mila studenti universitari fuori sede che vedranno la loro vita studentesca migliorata dallo stanziamento di circa 80 milioni tra quelli destinati dal Miur (Ministero per l'istruzione, l'università e la ricerca) alle residenze universitarie e quelli messi a disposizione dal ministero della Gioventù insieme all’Anci per le città universitarie.

Ricerca

Il governo è stato accusato per presunti tagli ai fondi alla ricerca scientifica. La realtà è un'altra. Nonostante le difficoltà economiche, il governo ha destinato 500 milioni alla ricerca di qualità. Inoltre grazie al decreto 180 e al parziale sblocco del turn over sono stati assunti oltre 4mila giovani ricercatori, mentre altri 950 sono stati assunti o hanno ricevuto la borsa di studio grazie al bando per la ricerca di qualità da 101 milioni di euro. I fondi per l’eccellenza della ricerca sono destinati almeno per il 25% agli under 40, in modo da sostenere i giovani ricercatori d’avanguardia, e che molto si è lavorato per svecchiare le università abbassando l’età in cui si entra in ruolo da 36 a 30 anni e aumentando gli stipendi di ingresso da 1300 a 2100 euro. Infine, con la manovra varata la settimana scorsa i ricercatori che rientreranno in Italia avranno diritto alla esenzione fiscale sul 90 per cento del reddito per i prossimi due anni.

Fare impresa

A questa esigenza hanno rispofoto: meritosto due bandi del ministero della Gioventù, quello destinato alle associazioni studentesche per aprire spazi di consulenza all’avvio di impresa nelle università e il bando "giovani protagonisti", che con 15 milioni di euro finanzia progetti presentati da giovani fino a 35 anni. Il progetto “Rinascimento Verde” del ministero dell’Agricoltura prevede la creazione di 6.000 nuovi posti di lavoro in imprese agricole assegnando ai giovani agricoltori i terreni di proprietà demaniale. In totale, 1.000 imprese per 6.000 giovani coinvolti. In tema di lavoro, il governo ha ricostruito il rapporto tra il sistema della formazione e il mondo del lavoro, con un rilancio degli istituti professionali. Infine l’esperimento del Global Village Campus: 600 tra i migliori laureati italiani hanno partecipato per una settimana a una esperienza unica di formazione, orientamento e incontro con le più importanti aziende italiane ed estere. Per fare orientamento, per dimostrare ai ragazzi più meritevoli che lo Stato crede in loro e per mostrare alle imprese il livello di eccellenza di questa generazione.Il progetto ha avuto un successo insperato, la gran parte dei ragazzi è stata contatta dalle aziende partecipanti, e per questo motivo il programma verrà replicato di anno in anno e coinvolgerà presto almeno 10mila neolaureati nelle diverse università italiane.

Casa

Il fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, costituito presso il Ministero della Gioventù, dispone di 24 milioni di euro per offrire le garanzie bancarie necessarie ad accendere un mutuo ai giovani sotto i 35 anni che abbiano la maggior parte del reddito derivante da contratti atipici o a tempo determinato. Anche il Piano casa ha un’attenzione specifica ai giovani (studenti fuori sede e giovani coppie sono per la prima volta tra le primissime categorie che hanno diritto ad usufruirne). In cinque anni, grazie allo stanziamento di 550 milioni di euro, se tutti gli attori coinvolti faranno quel che ci si aspetta, vedranno la luce 100mila nuove case popolari, e di altre abitazioni a prezzi sociali. C’è poi il Fondo affitti per gli Under 30: il governo ha aumentato di 20 milioni il fondo nazionale per il sostegno dell’affitto, che aiuta i nuclei familiari a basso reddito, e in particolar modo chi ha meno di 30 anni, che può contare su uno sconto più consistente rispetto alle altre fasce.

Internet

Il governo non solo ha messo in campo gli 800 milioni previsti per la banda larga, ma anche altri provvedimenti per facilitare l’accesso dei giovani al web. Ricordiamo i principali. 

  1. Sono già stati sbloccati dal ministero dell’agricoltura 154 milioni di euro destinati alla banda larga nelle aree rurali;
  2. Il CdM ha approvato lo stanziamento di 20 milioni di euro per l’incentivo di Internet veloce per i giovani, che riguarderà oltre 400 mila ragazzi.
  3. Il piano e-gov 2012 del ministro Brunetta: 1.380 milioni di euro su oltre 80 progetti di investimento tecnologico per migliorare i servizi offerti da Stato, istituzioni, pubblica amministrazione, scuola.
  4. Infine i 12 milioni di euro stanziati e destinati alle tre università romane per il wi-fi e per il progetto “Università Digitale”. 

Lavoro e opportunità occupazionali

All'inizio della crisi, uno stanziamento di 9 miliardi per gli ammortizzatori sociali ha garantito una forma solida di tutela a 5 milioni 300 mila persone che hanno perso il lavoro. Tra questi, molti giovani dipendenti delle piccole imprese e degli studi professionali, apprendisti, lavoratori interinali, co.co.pro: soggetti, questi ultimi, che in passato non avevano alcuna tutela.

Il sito del Ministero della Gioventu

[03 giugno 2010]

 

 
 
 

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