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Gioventù: ciascuno a suo agio

foto: ministro meloniE' stato selezionato e finanziato dal Ministero della Gioventù come il miglior progetto “per incrementare la disponibilità di alloggi da destinare in locazione ai giovani nelle città metropolitane e sostenere la fase di avviamento dei percorsi di autonomia abitativa” tra i 14 presentati.

Ora C.A.S.A. - Ciascuno A Suo Agio, predisposto dal Settore Politiche Giovanili della Città e realizzato con la partnership della Compagnia di San Paolo, è pronto per entrare nella sua fase operativa. Dal 7 settembre, i giovani che decidono di lasciare la casa famigliare e andare ad abitare per conto proprio potranno presentare domanda e ottenere un prestito fino ad un massimo di 3mila e 500 euro. La somma dovrà essere restituita in tre anni senza alcun interesse.

Il progetto della Città, che è rivolto ai giovani tra i 20 e i 30 anni residenti a Torino da almeno un anno, intende favorire e sostenere la ricerca di autonomia dei giovani con strumenti concreti. Prevede, infatti, l’istituzione di un Fondo rotativo da destinare a chi ha deciso di metter su casa, cercandola nel mercato privato della locazione, e si trova a dover affrontare le prime spese legate all’affitto di un alloggio.

C.A.S.A. - Ciascuno A Suo Agio è nato dalla constatazione che oggi il mercato della casa richiede un impegno economico iniziale difficilmente sostenibile da parte di giovani che entrano nel mondo del lavoro con poche garanzie di continuità e stabilità. Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, promuovendo la stipula di contratti di locazione convenzionati tra proprietari di immobili e i giovani beneficiari del Fondo rotativo, il progetto C.A.S.A. - Ciascuno A Suo Agio prevede anche l’istituzione un Fondo di Garanzia, che verrà utilizzato per corrispondere al proprietario fino a un massimo di nove mensilità del canone di locazione in caso di morosità del giovane locatario.

Alla base di C.A.S.A. - Ciascuno A Suo Agio c’è un’idea semplice: poche, ma fondamentali, le regole che devono essere rispettate. Il giovane deve presentare alla Città il contratto di affitto – libero o convenzionato – regolarmente registrato, cambiare la residenza anagrafica nel nuovo alloggio, impegnarsi a restituire il prestito.

Il prestito a tasso zero non è uno strumento riservato solo ai meno abbienti, perché il problema dell’autonomia abitativa riguarda i giovani a prescindere dalle condizioni sociali ed economiche. Perciò l’elemento essenziale non è il reddito dei giovani – che non viene richiesto – ma la volontà di assumersi le responsabilità di una vita in autonomia.

Sito del Progetto Casa

Sito del Ministero della Gioventu

[14 luglio 2010]

 

 

 
 
 

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