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Sanità: liste di attesa più brevi

foto: famigliaBasta con le lunghe attese dei cittadini negli ospedali. Il Governo e il ministro della Salute hanno definito il nuovo Piano nazionale per il prossimo triennio. Regole stringenti per tutte le Regioni e monitoraggio sul rispetto dai tempi definiti. Si istituisce il doppio binario per differenziare le prestazioni urgenti da quelle erogate con finalità preventive. Un Piano senza precedenti ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni. I cittadini non si potranno più lamentare di attendere mesi e mesi, a volte anche un anno, come avvenuto con il precedente esecutivo. I pazienti affetti da malattie oncologiche e cardiovascolari avranno una corsia preferenziale. Il governo e il ministero della Salute per la prima volta hanno fissato il limite massimo di attesa entro il quale devono essere garantite ai cittadini le 58 prestazioni individuate dal Ministero della Salute.

Abbiamo voluto promuovere la capacità del Servizio Sanitario Nazionale di intercettare il reale bisogno di salute, di ridurre l'inappropriatezza e di rendere compatibile la domanda con la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza.

Tre i punti qualificanti del Piano di Governo.

  1. Definizione delle prestazioni ambulatoriali specialistiche garantite dal SSN in base alle seguenti classi di priorità. Urgenti: da eseguire entro un tempo massimo di 72 ore; Breve: da eseguire entro 10 giorni; Differibili: da eseguire entro30 giorni per le visite o 60 per gli accertamenti diagnostici.
  2. Utilizzo di una quota di risorse da vincolare alla realizzazione di specifici progetti regionali, Progetto “Rete centri di prenotazione”; viene attivato il monitoraggio delle prestazioni ambulatoriali e anche dei ricoveri ospedalieri. Per la prima volta verrà potenziata l'informazione ai cittadini sulle liste di attesa attraverso campagne informative e sezioni dedicate e facilmente accessibili sui siti web delle regioni e delle Asl.
  3. Messa in atto di procedure di verifica dell'appropriatezza prescrittiva, anche attraverso provvedimenti specifici che regolamentino le condizioni di erogabilità, con particolare riferimento all’utilizzo delle classi di priorità, alla presenza del quesito diagnostico, alla corretta identificazione delle prime visite e dei controlli.

[05 ottobre 2010]

 

 
 
 

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