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Collegato lavoro: approvato in via definitiva

Approvato in via definitiva il Disegno di legge delega.

Il 19 ottobre 2010 è stato approvato in via definitiva alla Camera dei deputati il Disegno di legge delega in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro (cd. Collegato lavoro). La nuova formulazione ha tenuto conto delle osservazioni sollevate lo scorso marzo dal Presidente della Repubblica ed ha confermato le modifiche apportate dal Senato.

Tra le principali novità introdotte dal provvedimento vi sono, fra l’altro: il rafforzamento dell’istituto dell’apprendistato, con la previsione di poter assolvere all’ultimo anno di obbligo scolastico (cioè a partire dai 15 anni) imparando un mestiere in azienda; l’introduzione della cosiddetta clausola compromissoria, cioè la possibilità ricorrere ad un arbitro in caso di controversie insorte in relazione al rapporto di lavoro; l’obbligo, per le università pubbliche e private, di conferire alla Borsa continua nazionale del lavoro i curricula dei laureati.

Nel Ddl trovano spazio, inoltre, misure di contrasto al lavoro nero e sommerso, misure relative ai lavori usuranti e ad alcuni aspetti del lavoro pubblico ed alla trasparenza nell’amministrazione dello Stato, oltre a previsioni che riguardano l’ampliamento dei soggetti autorizzati a svolgere attività di intermediazione, al fine di favorire l'accesso al mercato del lavoro ai soggetti esclusi.

La nuova normativa prevede:

  • processi del lavoro: tornano ad essere gratuiti nei casi di violazione nella trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato. Il datore di lavoro dovrà risarcire il lavoratore con una indennità onnicomprensiva fissata tra 2,5 a 12 mensilità;
  • arbitrato: viene privilegiato il canale dell’arbitrato nella risoluzione delle controversie tra datore di lavoro e dipendente. Quest’ultimo deve decidere però prima dell’insorgere della controversia se ricorrervi o meno. La stessa scelta non può avvenire prima della conclusione del periodo di prova o se non sono trascorsi 30 giorni dalla data di stipula del contratto. Dall’arbitrato sono esclusi i licenziamenti: resta quindi l'obbligo per il lavoratore, in caso di licenziamento, di rivolgersi al giudice del lavoro;
  • apprendistato: l’ ultimo anno di obbligo scolastico, dai 15 ai 16 anni, si potrà assolvere anche attraverso un contratto di apprendistato in un’azienda, a patto che il giovane abbia un congruo numero di ore di formazione garantite;
  • Borsa Nazionale del Lavoro: viene rafforzata e sarà possibile inserire non solo i curricula online degli studenti da parte dell’ateneo per i 12 mesi successivi alla laurea ma anche la pubblicazione dei bandi e dei concorsi della Pa;
  • attività usuranti: è stata introdotta una clausola di salvaguardia per il pensionamento anticipato dei lavoratori impegnati in attività usuranti, come i dipendenti notturni o gli addetti alla “linea di catena”. Ora al lavoratore basterà avere un minimo di 57 anni di età e 35 di contributi per poterne usufruire;
  • ammortizzatori sociali: dopo 24 mesi dall'entrata in vigore della legge, il governo esercita le deleghe sulla riforma degli ammortizzatori per il riordino degli strumenti a sostegno del reddito, così come dei servizi per l'impiego, degli incentivi all'occupazione e dell'apprendistato e, più in particolare, dell'occupazione femminile;
  • infortuni: al via l'organizzazione di un Casellario centrale degli infortuni che farà capo all'Inail;
  • artigiani: passa da due a tre anni l'efficacia delle domande di iscrizione e cancellazione dall'albo delle imprese artigiane da comunicare all'Inps;
  • mobilita' e aspettativa del personale: viene ampliata la sfera di applicazione sia della “mobilità collettiva” che della “mobilità volontaria”. Nel primo caso saranno attivate tutte le procedure necessarie per ricollocare il personale in esubero; nel secondo, invece, si prevede la possibilità di utilizzare in assegnazione temporanea il personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni per un periodo non superiore al triennio. I dipendenti pubblici, inoltre, potranno essere collocati in aspettativa non retribuita, per un massimo di dodici mesi, anche per avviare un'attività professionale o imprenditoriale autonoma;
  • trattamento dei dati personali: viene modificato il "Codice della Privacy" per bilanciare le esigenze di trasparenza nello svolgimento delle funzioni nella Pubblica Amministrazione e la necessità di tutelare la riservatezza dei dati personali. Saranno oggetto di protezione soltanto le notizie concernenti la riservatezza dei dati strettamente personali, come ad esempio lo stato di salute, o comunque atti a rivelare informazioni sensibili;
  • pari opportunità: viene istituito il "Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavoro e contro le discriminazioni”, formato da rappresentanti dell'amministrazione e dalle rappresentanze sindacali, che dovrà garantire e vigilare sull'effettiva pari opportunità tra uomini e donne e contrastare fenomeni di “mobbing”;
  • permessi, congedi e assistenza a familiari con handicap: riordino delle norme in questo ambito. La ratio della nuova normativa non è quella di colpire la valenza sociale della disciplina di tutela delle persone con handicap ma quella di razionalizzarne i presupposti e l'utilizzo, contrastando con decisione ogni forma di abuso;
  • trasmissione online all'Inps dei certificati di malattia: a decorrere dal gennaio 2010 saranno estese anche al settore privato le norme in materia di rilascio e di trasmissione dell'attestazione di malattia, già previste per i dipendenti pubblici. Anche i medici privati saranno sottoposti alle norme in materia di rilascio e di trasmissione telematica dell'attestazione di malattia, cosi' come gia' avviene per i medici di base.

Approfondimento sul sito del Ministero del Lavoro

[25 ottobre 2010]
 

 
 
 

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