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Piano nazionale delle riforme: più lavoro, meno fisco

Afoto: tremontil via il Piano Nazionale delle Riforme necessario "per superare i colli di bottiglia" e allinearsi all’Europa. Le misure contenute nel piano possono essere ricondotte ad alcune macro-aree.  Il pacchetto nel suo insieme determina nel quadriennio 2011-2014 un impatto positivo sul Pil di 0,4 punti percentuali l’anno; nello stesso periodo l’effetto sul tasso di variazione dei consumi, degli investimenti e dell’occupazione è in media annua pari a 0,3 punti percentuali. I risultati si confermano anche nel triennio successivo (2015-2017) con un impatto medio annuo sul Pil dello 0,3% e sull’occupazione dello 0,2%.Nel dettaglio.

Lavoro e pensioni

Tra le misure previste il finanziamento per gli ammortizzatori sociali in deroga, la riduzione della spesa pensionistica, interventi in materia di contrattazione salariale, la deducibilità del 10% dell’Irap sui pagamenti per interessi e sul costo del lavoro dall’Ires e Ire per le imprese non societarie per la quale è prevista una minore entrata dal 2011 di 634 milioni. Ma anche il piano giovani con il bonus reimpiego e l’apprendistato nella fascia d’età 15-18 anni, i buoni-lavoro per il lavoro occasionale accessorio. Tra le priorità è indicata la lotta al lavoro irregolare, il decentramento della regolazione e sussidiarietà.

Mercato prodotti e concorrenza

In programma la riforma del sistema fiscale e contributivo per realizzare una redistribuzione tra tassazione diretta e indiretta e una riduzione del carico tributario per imprese e lavoratori.

Scuola e Università

Incrementi al Fondo unitario per l’Università di 800 milioni per il 2011 e di 500 milioni annui dal 2012, incentivi per il rientro in Italia dei ricercatori. Misure di sviluppo delle tecnologie di informazione e delle comunicazioni tra cui il piano per la banda larga per il quale le risorse disponibili sono pari a 370 milioni per il periodo 2011-2015.

Sostegno alle imprese

Le misure sono quelle a sostegno di ricerca e innovazione, delle Pmi, e quelle fiscali, sotto forma di crediti d’imposta, destinate ad agevolare l’acquisto di beni strumentali da parte delle imprese che operano in aree svantaggiate.

Federalismo

I decreti legislativi attuativi finora approvati si pongono l’obiettivo di consentire il superamento del criterio della spesa storica in favore di un sistema basato sui costi e fabbisogni standard orientato all’efficienza e all’efficacia della spesa. Gli effetti in termini d’impatto sul bilancio pubblico sono "tendenzialmente nulli" mentre si attendono risparmi futuri connessi all’implementazione della riforma.

Energia e ambiente

Tra le misure già approvate figurano la concessione di agevolazioni fiscali sia per la sostituzione di veicoli ad alto grado di inquinamento sia per la qualificazione energetica degli edifici pubblici e privati. Si ricordano inoltre le misure già approvate ai fini del raggiungimento delle priorità di Europa 2000 per il settore energia e clima pari a 7,7 miliardi, quelle dirette alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla promozione della produzione di energia solare comportanti maggiori spese per soli 20 milioni annui per il triennio 2011-2013

Infrastrutture e sviluppo

Il valore complessivo del piano Infrastrutture Strategiche è di 233 miliardi di cui 113 per opere d’intervento prioritarie fino al 2013. Il costo delle opere finanziate dal Cipe dal 2001, allo stato attuale, ammonta a circa 132,4 miliardi di cui 71,3 coperti con risorse pubbliche e private. Tra le misure si segnala inoltre il Piano di edilizia abitativa per l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e per il quale risultano disponibili a bilancio 844 milioni. Quanto al settore ‘trasporto e logistica’ le linee d’intervento prevedono disponibilità finanziarie per 1,456 miliardi per il 2011-2014 di cui l’84% concentrato nel 2011. Tre le linee strategiche le risorse per il sistema portuale (362 milioni), per materiale rotabile (346 milioni) e per autotrasporto (400 milioni) sono i finanziamenti più rilevanti nel 2011.

Contenimento spesa pubblica

Rafforzamento della governance nel settore sanitario e misure di contenimento attraverso la riduzione della spesa per il personale e della spesa farmaceutica con risparmi previsti di 1,018 miliardi nel 2011 e 1,732 miliardi nel 2012.

[14 aprile 2011]
 

 
 
 

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