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Tutto famiglia

foto: famiglia

Le misure di sostegno alla famiglia messe finora in atto dal governo Berlusconi hanno mirato a:

  • sostenere il potere di acquisto delle famiglie, in particolare di quelle a basso reddito, più esposte nel 2007 e fino all’estate 2008 agli effetti del carovita e poi alla crisi globale
  • mettere i risparmi ed il lavoro al riparo dagli effetti della crisi globale
  • sostenere i consumi, con misure a beneficio degli acquisti da parte delle famiglie che, di conseguenza, aiutano anche le imprese a mantenere i posti di lavoro
  • mettere al sicuro i risparmi degli italiani custoditi dalle banche
  • mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale.

A partire dall’autunno 2008, tutti gli interventi del governo si collocano in un contesto in cui il calo dell'inflazione e la discesa dei prezzi hanno fatto crescere il potere d'acquisto delle famiglie. Si calcola: un risparmio di 300/400 euro l'anno sulla benzina; di 100 euro sulle bollette (da gennaio l'elettricità costa il 5,1% in meno); di 2.000/2.500 euro per chi ha un mutuo variabile.

A questi risparmi si sommano eventuali aumenti contrattuali: è il caso ad esempio dei 17 milioni di pensionati, con l'aumento del 3,3% scattato a gennaio a recupero dell'inflazione del 2008 oppure dei tre milioni di dipendenti della pubblica amministrazione, che da febbraio troveranno in busta paga gli aumenti stabiliti dal rinnovo del loro contratto per il biennio 2008-2009.

Sono questi fatti che traducono in pratica l’invito berlusconiano a un ottimismo che è frutto del realismo e della capacità di saper affrontare la realtà ad opera di un governo che la crisi l’aveva prevista già nel corso della campagna elettorale. Da qui l’invito a ciascun cittadino e a ciascuna famiglia a non farsi intimorire dalle cattive notizie sull’economia mondiale, a guardare la propria situazione economica e a comportarsi di conseguenza.

ABOLIZIONE ICI.

Come promesso in campagna elettorale, nel corso del primo consiglio dei ministri (21 maggio 2008) con un decreto legge il Governo ha abolito totalmente l’ICI sulla prima casa. Un risparmio concreto per molte famiglie, che nel mese di giugno, non hanno dovuto pagare questa tassa. L’abolizione non riguarda le case di lusso, anche se abitazione principale.

BONUS FAMIGLIA.

Il Bonus straordinario fino a un massimo di 1.000 euro è destinato a famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati con reddito compreso fra 15mila e 22mila euro.Il bonus verrà erogato a partire dal mese di aprile e andrà a beneficio di 8 milioni di famiglie, per uno stanziamento di 2,4 miliardi di euro.

Le scadenze per richiedere l'agevolazione dipendono dall'anno d'imposta che viene preso come riferimento per la verifica dei requisiti previsti dalla norma per il riconoscimento del bonus:

  • chi sceglie come anno di riferimento il 2007 ha dovuto presentare la richiesta al datore di lavoro o all'ente pensionistico entro il 28 febbraio 2009 . Nel caso in cui il beneficio non sia erogato dai sostituti d'imposta (datore di lavoro, ente pensionistico, ecc), la domanda potrà essere invece inviata, in via telematica, all'Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile 2009 , utilizzando il modello denominato "agenzia", reperibile nel sito www.agenziaentrate.it .
  • chi sceglie come anno di riferimento il 2008 , deve presentare la richiesta al datore di lavoro o all'ente pensionistico entro il 31 marzo 2009 . In tutti casi in cui il beneficio non è erogato dai sostituti d'imposta, la richiesta può essere presentata, sempre in via telematica, all'Agenzia delle Entrate entro il 30 giugno 2009 .
     

Il bonus a seconda del reddito:

valore bonus numero componenti famiglia reddito fino
200 euro una persona 15.000 euro
300 euro due persone 17.000 euro
450 euro tre persone 17.000 euro
500 euro quattro persone 20.000 euro
600 euro cinque persone 20.000 euro
1.000 euro sei o più persone 22.000 euro
1.000 euro famiglia con disabile a carico 35.000 euro

Per componenti della famiglia si intende: il richiedente, il coniuge non separato, anche se non fiscalmente a carico, i figli compresi quelli naturali riconosciuti, adottivi, affidato o affiliati che sono fiscalmente a carico ed ogni altra persona convivente purché fiscalmente a carico.
I coniugi separati o divorziati possono costituire ciascuno un autonomo nucleo insieme ai figli: le coppie conviventi quindi potranno presentare due richieste distinte di bonus componendo il proprio nucleo liberamente secondo convenienza e i loro redditi non verranno sommati.

DIFENDERE LE FAMIGLIE DALL’AUMENTO DEI MUTUI A TASSO VARIABILE.

Per aiutare le famiglie penalizzate nel 2007 e nel 2008 dai forti rincari dei mutui a tasso variabile, il governo ha messo in campo due iniziative.

  1. Nel giugno 2008 il governo ha stipulato una intesa con le banche per riportare la rata dei mutui al valore del 2006, compensando la diminuzione con l’allungamento dei tempi di restituzione del prestito. 
  2. Nel decreto anticrisi di novembre 2008 il governo ha stabilito che per i mutui a tasso variabile sottoscritti entro il 31 ottobre 2008 gli interessi sulle rate per il 2009 non potranno superare il 4%,. Il blocco dei tassi d’interesse al 4% comprende lo spread sui mutui per l’acquisto, ristrutturazione e costruzione della prima casa. Lo Stato si farà carico dell'eventuale eccedenza.

Per quanto riguarda i nuovi mutui a tasso variabile, il decreto ha imposto alle banche di assicurare ai clienti la possibilità di stipulare contratti indicizzato al tasso della BCE, Banca Centrale Europea. Sono inoltre abolite tutte le spese notarili legate alla portabilità del mutuo.

Le banche, inoltre, sono tenute ad assicurare la massima trasparenza e informazione dell'offerta e delle relative condizioni, lo spread in primo luogo, e a trasmettere alla Banca d'Italia segnalazioni statistiche periodiche sulle condizioni offerte e su numero e ammontare dei mutui stipulati. Saranno, però, libere nel calcolare lo spread da applicare al tasso Bce.

CARTA ACQUISTI

La Carta Acquisti è stata introdotta per sostenere le famiglie e le persone anziane nella spesa alimentare e per le spese domestiche di luce e gas. La Carta spetta ai cittadini con più di 65 anni e alle famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni, con reddito fino a 6.000 euro. Per chi ha più di 70 anni, la soglia di reddito è 8.000 euro.

E’ una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle già in circolazione e ampiamente diffuse nel nfoto: soldiostro Paese. Le spese effettuate con la Carta Acquisti , verranno addebitate non al titolare della Carta, bensì direttamente allo Stato.

La Carta Acquisti vale 40 euro al mese . Per le domande fatte entro il 28 febbraio 2009 la Carta è stata caricata con 120 euro , relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008. Nel corso del 2009 la Carta è caricata ogni 2 mesi con 80 euro.

La Carta potrà essere utilizzata per effettuare acquisti in tutti i negozi abilitati. Con la Carta si potranno anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma "Carta Acquisti". Tramite la Carta , si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata. Ulteriori benefici e agevolazioni sono in corso di studio.

Le Associazioni che fino ad ora hanno sottoscritto una convenzione finalizzata a garantire sconti ai titolari della Carta Acquisti sono: Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Federdistribuzione, LegaCooperative, Confartigianato Imprese. I punti vendita che hanno aderito all’iniziativa sconti sono riconoscibili dal simbolo del programma Carta Acquisti (carrello su sfondo blu con "onde") esposto sulla vetrina o all'ingresso del negozio.

Per informazioni: numero verde: 800.666.888 oppure www.governo.it

Le famiglie che hanno un neonato con meno di 3 mes i e hanno diritto alla social card potranno beneficiare anche di un “bonus pannolini”, un contributo per comprare latte artificiale e pannolini .

FONDO PER I NEONATI.

Stanziati 25 milioni per un fondo di credito per i nuovi nati: si tratta di garanzie bancarie offerte a genitori, con un figlio nato o adottato nell'anno di riferimento, che chiedano un prestito per garanzie bancarie. Per il 2009, il fondo per i neonati è stato aumentato di 10 milioni, da destinare alle famiglie con bimbi (anche adottati) portatori di malattie rare. Inoltre è stata resa strutturale la detrazione Irpef del 19% sulle spese sostenute per la retta degli asili nido pubblici o privati. Lo sconto massimo previsto è di 120 euro.

ASSEGNI FAMILIARI.

Sono state aumentate le risorse per gli assegni familiari, che vengono estesi anche ai lavoratori autonomi. Gli importi di questi aumenti saranno assegnati sulla base dei livelli di reddito.

LUCE E GAS A PREZZI AGEVOLATI PER LE FAMIGLIE A BASSO REDDITO.

Le famiglie economicamente svantaggiate, che hanno diritto alle tariffe agevolate per l'energia elettrica, beneficeranno anche dello sconto sulla bolletta del gas. Tariffe elettriche agevolate si applicano anche alle famiglie con al loro interno componenti malati che richiedono l'utilizzo di apparecchiature alimentati a energia elettrica. Tariffe agevolate per l'energia e il gas anche per i nuclei con almeno quattro figli e con un reddito Isee non superiore a 20.000 euro.

AUTOSTRADE, MEZZI PUBBLICI, FERROVIE: MENO SPESE IN FAMIGLIA.

Per favorire l’uso dei mezzi pubblici, la conseguente riduzione dell’inquinamento e diminuire le spese a carico delle famiglie, il governo ha messo in atto una serie di misure:

  1. Abbonamenti mezzi pubblici: per il 2008 e per tutto il 2009 è in atto uno sconto fiscale (detrazione del 19%) per le spese sostenute per gli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La misura è applicabile a una spesa massima di 250 euro ed è riferita cumulativamente alle somme pagate dal contribuente per il proprio abbonamento e per quello dei familiari a carico.Per usufruire delle detrazioni, è necessario conservare gi abbonamenti e presentarli al proprio commercialista al momento della dichiarazione dei redditi. La detrazione, valida per i titoli di viaggio da utilizzare su treni, autobus e metropolitane acquistati entro il 31/12/2008, spetta anche in caso di scadenza dell’abbonamento nel 2009.
  2. Pedaggi autostradali: gli aumenti dei pedaggi delle autostrade sono sospesi fino al 30 aprile 2009.
  3. Tariffe ferrovie: per aiutare i pendolari il governo o ha stabilito il blocco delle tariffe ferroviarie sulle tratte regionali.

PIANO CASA.

La Francia realizza 500 mila alloggi popolari all’anno. Da noi le Regioni riescono a costruirne meno di 2 mila. Si è accumulata una richiesta impressionante di nuove abitazioni. Per questo motivo, c ome da impegno assunto in campagna elettorale, il governo Berlusconi ha varato il Piano casa. Obiettivo: costruire almeno 20 mila alloggi in edilizia convenzionata entro due anni (100 mila entro il 2013), che saranno finanziati da un maxifondo immobiliare a cui parteciperanno governo, fondazioni bancarie e altri soggetti privati e la Cassa depositi e prestiti.

Il Piano prevede sia il recupero del patrimonio abitativo esistente, sia la costruzione di nuovi alloggi e mira ad incrementare in modo significativo nei prossimi anni i proprietari di case, da nord al sud del Paese. Al centro del Piano casa del governo c’è la famiglia. Destinatari del Piano sono nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito; giovani coppie a basso reddito; anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; studenti fuori sede; soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio; immigrati regolari, a basso reddito a patto che risiedano da 10 anni in Italia e da 5 nella regione.

Nel decreto anticrisi approvato definitivamente il 27 gennaio 2009, il governo ha stanziato 100 milioni di euro a favore del piano casa, per l’avvio di interventi prioritari e immediatamente realizzabili di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata di competenza regionale. Il governo ha inoltre invitato gli istituti che gestiscono le case popolari già esistenti a metterle sul mercato, per permettere agli inquilini di riscattare gli alloggi in cui vivono. Il ricavato di queste vendite sarà a sua volta investito in altre opere di edilizia pubblica.

INTERVISTA A MARIO MANTOVANI

CONFERMA DETRAZIONI SPESE RISTRUTTURAZIONE CASA E RISPARMIO ENERGETICO
Il governo ha prorogato fino al 2011 la detrazione fiscale del 36% per le spese di ristrutturazione degli immobili e ha confermato la detrazione del 55% per chi effettua lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici. Per le spese sostenute a decorrere dal 2009, la detrazione d’imposta dovrà essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo.

Questo bonus fiscale del 55% per gli interventi di risparmio energetico trainerà verso l'alto settori come la produzione di pannelli solari e caldaie a condensazione, i serramenti e l'installazione di impianti.

FONDO PER GLI AFFITTI
Il governo ha aumentato di 20 milioni il fondo nazionale per il sostegno dell’affitto, che aiuta i nuclei familiari a basso reddito che vivono in appartamenti in affitto. Sono state confermate le detrazioni fiscali vigenti sugli affitti per l’abitazione principale. L’importo dello sconto è articolato in due fasce (150 o 300 euro) a seconda del reddito. Sconti più importanti sono previsti per chi ha meno di 30 anni.

ABOLIZIONE TICKET SANITARI.

Per il triennio 2009-2011 sono aboliti i ticket sanitari da 10 euro su diagnostica e specialistica previsti dalla Legge Finanziaria del Governo Prodi. Sia nel 2008 che nel 2009 non vi sarà alcun taglio della spesa sanitaria. E’ prevista la razionalizzazione dei posti letto negli ospedali e lo spostamento delle prestazioni in ambulatorio, il taglio del 20% sugli stipendi dei dirigenti sanitari.

PIU’ POTERI A “MISTER PREZZI”.

Il 12 febbraio 2009 il governo ha nominato Luigi Mastrobuono nuovo garante per la sorveglianza dei prezzi. Sono stati attribuiti più poteri al Garante dei prezzi che potrà fare indagini in settori specifici con il supporto della Guardia di Finanza, per evitare speculazioni ai danni dei cittadini.

RIDUZIONE COSTO LIBRI SCOLASTICI.

Per aiutare le famiglie ad arginare il carovita, il contenuto dei libri di testo adottati dalle scuole resterà invariato per sei anni.

DETASSAZIONE STRAORDINARI E PREMI PRODUZIONE (luglio-dicembre 2008)
Per sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti, dal primo luglio è in vigore la detassazione degli straordinari e dei premi di produttività. Un altro provvedimento concreto, il cui fine è quello di rendere più pesante la busta paga di operai ed impiegati con reddito fino a 30 mila euro e premiare chi lavora e si impegna di più.

[23 febbraio 2009]

 
 
 

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