Mettiamoci la faccia.
METTIAMOCI LA FACCIA
Migliorare l'interazione con il cittadino attraverso l'innovazione tecnologica; punta a questo il progetto “Mettiamoci la faccia” presentato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta a Milano assieme al sindaco Letizia Moratti.
Tra le novità clamorose l'impiego degli emoticon per giudicare i servizi del Comune.
L’iniziativa mira a creare strutture più efficienti e innovative puntando sull'interazione con il cittadino che fruisce dei servizi dell'ente. Sarà infatti lo stesso cittadino che potrà giudicare la qualità del lavoro degli impiegati e del servizio ricevuto attraverso un sistema informatico che utilizzerà le notissime "faccine".
La procedura fa parte di un tassello del processo più vasto di riforma della Pubblica Amministrazione che Brunetta definisce una vera e propria "rivoluzione". Con il protocollo firmato a Palazzo Marino dal 23 marzo dovrebbe partire l'installazione, presso tutti gli sportelli pubblici, di un apparecchiatura che permetterà a tutti i cittadini di esprimere il proprio grado di soddisfazione usando gli emoticon: faccina verde volto sorridente per esprimere soddisfazione, faccina gialla ed espressione neutra per un servizio così così ed infine faccina rossa ed espressione corrucciata per esprimere un voto negativo al servizio ricevuto.
I giudizi arriveranno direttamente sul tavolo del sindaco dove un display segnalerà in tempo reale l'andamento delle operazioni permettendo il monitoraggio della situazione.
L'operazione che si chiama "Mettiamoci la faccia" fa parte di un progetto più ampio di customer satisfaction che riguarderà il capoluogo lombardo che prevede il potenziamento degli uffici e sportelli reclami del Comune e dell'infoline 020202, la semplificazione della struttura e la certificazione di qualità dei servizi.
Il ministro ha garantito che entro l'anno saranno 100mila i punti non della PA che produrranno servizi comunali utilizzando reti già esistenti; camere di commercio, farmacie, tabaccherie e centri commerciali. Si intendono realizzare servizi e prodotti 'on the job' vale a dire direttamente sul proprio posto di lavoro, presso le aziende pubbliche e private che vorranno aderire.
[23 marzo 2009]
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