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G8: dopo il grande successo grande lavoro

C’era una volta la pausa estiva. Uno, o anche due, lunghi mesi di ferie per governo e Parlamento con due date a suonare la campanella: il Documento di programmazione economica (Dpef), entro fine giugno, e la presentazione in Parlamento della Finanziafoto. governoria, a settembre.

Già dall’anno scorso il governo ha di fatto abolito la Finanziaria, per metterla al sicuro – con rara preveggenza – dai contraccolpi della crisi economica. La nuova legge è triennale ma viene costantemente monitorata e aggiornata. Anche il Dpef, una specialità del vecchio giornalismo economico, si adegua ai tempi e diviene Documento quadro. Meno ritualità e burocrazia, più flessibilità in un mondo che richiede una vigilanza costante soprattutto sull’economia.

Si tratta, anche e soprattutto, di dare un seguito pratico e immediato agli impegni presi nel G8, definito dai partner stranieri e dalla stampa internazionale il summit di maggiore successo e più ricco di cose concrete degli ultimi anni.

Nell’agenda economica di governo, entro fine luglio, sono già fissate una serie di scadenze:

  • L’aumento per gradi della pensione di vecchiaia per le donne dipendenti pubbliche, in modo da parificarla a quella degli uomini. Non è un’iniziativa italiana, si tratta di adeguarsi ad una pressante direttiva europea sulla parità uomo-donna. Per molte interessate è un’opportunità, soprattutto di questi tempi il lavoro (e pubblico) è un’assicurazione preziosa. Per altre, invece, è il rinvio di un ritiro atteso. Il governo ha deciso di venire incontro a tutte, accogliendo sì la direttiva – e non può fare diversamente – ma innalzando per gradi l’età del pensionamento, dal 2010, e in accordo con il sindacato. In tempi di crisi, è la parola d’ordine di Berlusconi, Tremonti e Sacconi, non vogliamo creare complicazioni per nessuno.
  • Le agevolazioni fiscali per le imprese che reinvestono, la Tremonti ter, viene varata definitivamente. Oltre ai macchinari potrebbe riguardare computer, trasporto, capannoni. Tutto per aiutare le imprese ad uscire dalla crisi.
  • Il rientro dei capitali dall’estero.  Anzitutto viene mantenuta la punibilità in ogni caso degli aspetti penali dei capitali in rientro, e la esclusione dallo scudo fiscale di tutto ciò su cui grava un’indagine penale. Il rientro dei capitali sarà fatto secondo una formula già adottata in Inghilterra, per colpire l’evasione fiscale ed i paradisi off shore, ma naturalmente escludendo una logica vessatoria. L’obiettivo, come nel 2001-2003, è riportare in patria un centinaio di miliardi dai quali incassare subito una cifra che andrà a coprire le esigenze correnti, mentre nal 2010 in poi questi soldi torneranno nel circolo dell’economia e degli investimenti.
  • Si apre il tavolo con le regioni per i risparmi nella Sanità. Un patto sulla Salute con risparmi che non gravano sui pazienti, ma sulla burocrazia e la duplicazione di spese. Oggi molti di noi per questi deficit senza fondo pagano addizionali elevate che vanno ad aggiungersi all’Irpef: le regioni dovranno entro il 30 settembre presentare piani di rientro che tra il 2010 ed il 2011 faranno risparmiare allo Stato ed ai cittadini almeno sette miliardi.
  • Le agevolazioni sul gas e sull’energia riguarderanno anche le piccole e medie imprese, che riunite in consorzi otterranno significative agevolazioni. Solo l’Eni dovrà vendere a prezzi politici non meno di 5 miliardi di metri cubi di gas.
  • A proposito di energia, è stato varato il piano nucleare. Un investimento sul futuro e su un Paese meno dipendente dall’estero e con meno inquinamento. Ora le regioni dovranno concordare con il governo i siti sui quali far sorgere i nuovi impianti.
  • Il monitoraggio sui crediti concessi dalle banche al sistema industriale – e soprattutto alle piccole imprese – continuerà per l’intera estate. Nel frattempo la Pubblica amministrazione inizierà il rimborso dei propri debiti, un fatto che non accadeva da decenni.
  • Per l’intero agosto proseguirà incessante la costruzione delle nuove abitazioni per i terremotati d’Abruzzo. Si comincerà a distribuirle a settembre, ed entro novembre ognuno avrà un tetto sicuro, comodo, confortevole. Le nuove case – tutte antisismiche, dotate di connessioni internet e di aree verdi – diverranno in futuro le dimore degli studenti universitari, facendo dell’area dell’Aquila un polo accademico all’avanguardia in Europa.
  • Contemporaneamente decollerà il piano casa, in collaborazione con le regioni, articolato in due parti: miglioramento ed ampliamento delle abitazioni esistenti nel rispetto dei vincoli ambientali; edificazione delle “new town” a fianco dei capoluoghi di provincia, da destinare ai giovani a condizioni particolarmente agevolate.
  • Ed in parallelo si apriranno i cantieri per la grandi opere per le quali sono già stati stanziati 18 miliardi di euro: Alta velocità, autostrade e raccordi autostradali lombardi, Salerno-Reggio Calabria, autostrada Jonica e Ponte sullo stretto, oltre a 300 infrastrutture locali.

Tutte queste operazioni faranno da ulteriore volano per la ripresa economica. Quest’anno il Pil dell’Italia si ridurrà di circa il 5 per cento, in linea con tutti i paesi europei; ma già dal 2010 i maggiori organismi internazionali stimano una ripresa intorno allo 0,4-0,5. Raffrontata con il calo, si tratta di oltre cinque punti e mezzo in più. Come ha detto l’Ocse tre giorni fa, l’Italia sarà assieme alla Francia il Paese che si riprenderà prima e meglio.

Ecco perché il governo, stavolta, ha scelto di limitare al massimo le sue vacanze.

[15 luglio 2009]

 
 
 

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