Zone franche urbane: 22 saranno in Italia
C’è il via libera di Bruxelles all’istituzione di 22 Zone Franche Urbane (Zfu) nelle quali piccole aziende e microimprese potranno beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali. Un’iniziativa che è nata nell’ambito del piano straordinario del governo Berlusconi per il Sud e che domani troverà la sua formalizzazione al ministero dello Sviluppo economico, con la firma dei relativi contratti con i sindaci dei 22 Comuni interessati.
Per la stragrande maggioranza si tratta di aree urbane del Mezzogiorno caratterizzate da significativi fenomeni di disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse, alle quali si sono aggiunte due municipalità del Nord.
Il progetto riguarda: Catania, Gela, Erice (Sicilia); Crotone, Rossano e Lamezia Terme (Calabria); Matera (Basilicata); Taranto, Lecce, Andria (Puglia); Napoli, Torre Annunziata e Mondragone (Campania); Campobasso (Molise); Cagliari Iglesias e Quartu Sant’Elena (Sardegna); Velletri e Sora (Lazio); Pescara (Abruzzo); Massa Carrara (Toscana); Ventimiglia (Liguria).
Le agevolazioni, della durata di 5 anni, consistono in: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall'Irap, esenzione dall'Ici, esonero dal versamento dei contributi previdenziali. Riguardano piccole imprese di nuova costituzione, ma in misura minore è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree.
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