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Governo del fare anche governo del dare

foto: berlusconiIl Governo del fare è anche il Governo del dare ai cittadini. In un momento di crisi come quello che tutta l’economia globale sta vivendo, il Governo Berlusconi è riuscito a ridurre di 20 punti l’acconto dell’Irpef, l’imposta sulle persone fisiche, lasciando nelle tasche dei cittadini 3 miliardi e 800 milioni di euro. Di questa liquidità beneficeranno non solo 3 milioni 300 mila titolari di partita Iva, ma anche moltissimi lavoratori dipendenti. La maggior quantità di denaro nelle tasche dei cittadini dovrebbe essere indirizzata ai consumi, dando vita così ad un circolo positivo.

People first

La misura decisa dal Governo Berlusconi si inquadra in quella strategia che tende a premiare anzitutto le persone, le famiglie, quelli che si trovano maggiormente in difficoltà. È la politica di solidarietà sociale espressa con chiarezza dalla formula people first, l’individuo innanzitutto. Qualcuno ha trovato da ridire perché lo sconto fiscale non ha toccato l’Irap, la tassa sulle imprese. Ma la linea seguita dal Governo è quella della prudenza: coniugare sempre il rilancio dello sviluppo economico con le compatibilità finanziarie che in questo momento non sono certo elevate. La riduzione delle tasse è un segnale molto positivo e sarà coperta dagli introiti di quello scudo fiscale che è stato attaccato in maniera esagerata. Guardando indietro ai diversi passaggi della crisi economica globale, si vedrà come l’Italia abbia affrontato il problema in maniera concreta, pratica, con successo, come ha riconosciuto subito l’Unione Europea. Proprio in questi giorni il bilancio pubblico italiano per i prossimi tre anni ha ricevuto l’approvazione soddisfatta della Commissione di Bruxelles. E questo significa che si potrà lavorare su basi di stabilità per le emissioni obbligazionarie e di titoli di Stato e su una base di tranquillità per quanto riguarda la coesione sociale.

Il contrasto alla crisi economica ed il rilancio dello sviluppo

Il nostro Governo è stato l’unico ad erigere una muraglia di 34 miliardi di euro a favore degli ammortizzatori sociali: Cassa integrazione ordinaria e straordinaria e in deroga hanno coperto e stanno coprendo le necessità dei lavoratori in questo momento difficile. E altre risorse saranno destinate, se necessarie, non appena si cominceranno ad incassare gli introiti dello scudo fiscale. Allo stesso tempo il volano degli investimenti è stato rimesso in moto dai 23 miliardi di euro destinati in questo brevissimo periodo (1 anno e mezzo) ai programmi di opere pubbliche e grandi infrastrutture, compreso il Ponte sullo Stretto e la Variante di Valico. Il ministro Tremonti sta facendo nascere quella Banca del Sud che si propone di aprire in maniera continua e copiosa il rubinetto del credito per quelle aziende che vorranno investire nel Meridione, creando così nuovi posti di lavoro. All’interno dei distretti industriali, si sta predisponendo una rete di sicurezza, in pieno accordo con il sistema bancario, proprio per proteggere le piccole e medie imprese dagli ultimi colpi di coda di una crisi imprevedibile ma affrontata in maniera efficace. Il Governova avanti per la sua strada seguendo quella politica del fare che lo tiene sempre alto nelle valutazioni di fiducia e di gradimento da parte dei cittadini. Riuscire a tagliare le tasse in un momento come questo è una sorpresa gradita che i giornali potranno forse sottovalutare ma gli italiani certamente no.

[16 novembre 2009]

 
 
 

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