Edilizia: agevolazioni su acquisti e lavori
Anticipo al 2010 del taglio del numero degli assessori comunali e provinciali in caso di elezioni ed esclusione dal patto di stabilità interno delle spese degli enti locali per i grandi eventi, gli stati di emergenza e le spese finanziate dalla Ue. Arriva poi la cosiddetta norma 'salva debito' del Comune di Roma. Sono queste le novità principali del disegno di legge sugli enti locali approvato, in secondo lettura, dall'Aula del Senato e convertito in legge, con il sì definitivo di Palazzo Madama. I voti a favore sono stati 151, i voti contrari 92, le astensioni 3.
Ecco il dettaglio sulle finalizzazioni dei fondi disponibili.
Edilizia residenziale pubblica (Comuni ed ex Iacp).
Duecento milioni di euro sono destinati per acquisto, affitto, recupero e nuova costruzione; i primi 77 milioni di euro sono stati impegnati con decreto 18 novembre 2009, la successiva integrazione di 123 milioni è stata impegnata con decreto del 30 dicembre 2009. Il primo anticipo è stato trasferito alle Regioni nel mese di dicembre e successivi anticipi saranno attribuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori o della conclusione degli atti contrattuali di acquisto o di affitto.
Fondi immobiliari nazionali.
Centoquaranta milioni di euro saranno destinati al bando di gara per la scelta della società che dovrà gestire il fondo immobiliare, tale linea di intervento attiverà fondi dell’importo presumibile da 1 a 3 miliardi di euro; a loro volta, i fondi contribuiranno per il 40% al finanziamento di fondi locali. In definitiva l’importo dei finanziamenti derivanti da tale linea d’intervento al settore dell’housing sociale può ragionevolmente valutarsi, complessivamente tra fondi nazionali e fondi locali, intorno ai 4 miliardi di euro. Il bando di gara conterrà un capitolato d’oneri formulato sulla base di criteri già proposti dall’apposito gruppo di lavoro. Insieme al capitolato d’oneri, con il decreto odierno viene approvato il disciplinare di gara che sarà reso pubblico con la pubblicazione del bando.
In sintesi, gli elementi principali della procedura saranno:
Bando di gara diviso in 2 lotti di 70 milioni di euro ciascuno;
- possibilità che un unico soggetto vinca entrambi i lotti costituendo un unico fondo;
- 60 giorni dalla pubblicazione per presentare le domande;
- il o i vincitori avranno 120 giorni per l’approvazione del regolamento dei fondi nazionali;
- durata del contratto: 30 anni;
- remunerazione obiettiva del capitale investito 2% oltre l’inflazione reale;
- obbligo di trasparenza sia rispetto i costi di gestione ed alla retribuzione dei manager e consulenti sia in relazione al rispetto della normativa sulla sicurezza nei cantieri:
- coerenza degli interventi che saranno prescelti sia con il piano casa nazionale sia con le programmazioni territoriali.
Accordi di programma con le regioni per programmi integrati finalizzati all’housing sociale.
377,8 milioni di euro, oltre i fondi che metteranno a disposizione le Regioni. Tale risorsa è destinata agli accordi di programma per le linee di attività previste dall’articolo 1 del Piano approvato con Dpcm 18 luglio 2009.
Programmi per alloggi a canone sostenibile.
280 milioni di euro. Le Regioni hanno quasi tutte completato, insieme con i Provveditorati alle Opere Pubbliche, le procedure di selezione ed i relativi fondi sono a disposizione. Man mano che saranno completati gli atti convenzionali verranno trasferiti i fondi per l’avvio dei lavori.
Ecco le principali misure del provvedimento.
Rimodula taglio contributo ordinario: per il 2010 la riduzione si applica a tutti gli enti locali, sempre in proporzione alla popolazione residente, a prescindere dallo svolgimento di elezioni amministrative. Per il 2011 la riduzione dei trasferimenti erariali sarà operata in proporzione alla popolazione residente, esclusivamente per gli enti per i quali avrà luogo il rinnovo dei consigli.
Anticipo taglio poltrone per assessori: torna al 2010 il taglio delle poltrone di assessori comunali e provinciali in caso di elezioni. Gli assessori non potranno essere più di un quarto dei consiglieri. La riduzione del numero dei consiglieri, il tetto agli stipendi e la soppressione della figura del difensore civico e delle circoscrizioni di decentramento comunale restano confermate al 2011.
Spese grandi eventi fuori da patto: non verranno computate nel patto di stabilità interno le spese sostenute dagli enti locali per i grandi eventi (rientranti nella competenza del Dipartimento della Protezione civile), gli stati di emergenza e quelle finanziate dalla Ue.
Comune Roma: netta separazione tra la gestione ordinaria del comune di Roma e quella straordinaria per il ripianamento del debito 'ereditato' dalla giunta Alemanno. Il sindaco non sarà più il commissario straordinario. Riscrittura delle norme che offrono 600 milioni al comune di Roma.
Partecipate: esclusione dal patto dei dividendi extra delle partecipate. La norma interessa Brescia, Reggio Emilia e gli altri municipi che nel 2007 avevano ottenuto introiti extra non ripetibili negli anni successivi e quindi destinati ad alzare artificiosamente il saldo da rispettare per non sforare il patto.
Assegno per l'Aquila: un aumento del 50%, che sale all'80% per il comune dell'Aquila, per la provincia abruzzese colpita al sisma.
Comuni commissariati: uno stanziamento di 10 milioni per garantire i lavori di manutenzione nei comuni commissariati.
Fondi piccoli comuni: vengono stanziati fino a 45 milioni per interventi sociali per i comuni fino a 5mila abitanti dove il rapporto fra gli over 65enni e il resto della popolazione è del 25%, fino a 81 milioni per i comuni con una percentuale del 4,5% di bambini sotto i 5 anni, e 42 milioni per i comuni sotto i 3mila abitanti per favorire gli investimenti.
Stop Ato: a decorrere dal primo gennaio 2011 le Autorità di ambito territoriale vengono soppresse.
[24 marzo 2010]
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