Sicurezza: indagine Istat sulla criminalità
"Reati, vittime e percezione della sicurezza". Questo il titolo dell’indagine svolta dall’Istat allo scopo di comprendere meglio il fenomeno della criminalità, soprattutto analizzando il punto di vista della vittima.
La ricerca, riferita agli anni 2008 e 2009, permette di identificare i gruppi di popolazione più a rischio (profilo delle vittime, come, dove e quando hanno subito il reato, relazione con l’autore del reato e fattori di rischio, quali lo stile di vita, l’abitare in una determinata zona, l’età). Inoltre, offre il quadro della percezione soggettiva della sicurezza (la paura di subire i reati), del rapporto con le forze dell’ordine e delle strategie messe in atto per difendersi. Tra i reati presi in considerazione lo scippo, il furto di oggetti personali, la rapina, l’aggressione, la clonazione della carta di credito, il furto dei veicoli e delle parti di veicolo, il furto in abitazione e l’ingresso abusivo, il maltrattamento di animali.
È esclusa la stima della violenza contro le donne che, richiedendo una metodologia particolare, viene rilevata con indagini ad hoc.
Alcuni dati: tra i reati subiti dagli individui si possono considerare i reati contro la proprietà (scippi, borseggi e furti di oggetti personali di altro tipo) e quelli violenti (minacce, aggressioni, rapine). Nel corso dei 12 mesi precedenti l’intervista, nel biennio 2008-2009 i cittadini rimasti vittime sono stati il 5,7 per cento del totale. Tra i reati contro la proprietà ci sono in primo luogo i furti di oggetti personali (2,2 per cento), seguiti dai borseggi (1,6 per cento) e dagli scippi (0,5 per cento). Tra i reati violenti al primo posto si collocano le minacce(0,9 per cento), seguite dalle aggressioni (0,6 per cento) e dalle rapine (0,4 per cento).
[29 novembre 2010]
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