Condividi su Facebook Condividi su Twitter Aggiungi a Digg Aggiungi a Google Bookmarks Condividi su MySpace Aggiungi a Technorati

Lettera del ministro Brunetta al Corriere della sera

Il sindacato che difende il tesoretto dei privilegi

Lettera del ministro Renato Brunetta al "Corriere della sera" del 26 luglio 2008

Caro Direttore, sì, sono contro i dipendenti pubblici fannulloni e ho intenzione di continuare, non mollo. Ma non penso affatto che tutti i dipendenti pubblici siano fannulloni. foto: Renato BrunettaSono anzi convinto del contrario: moltissimi lavorano con competenza e senso del dovere. Senza di loro saremmo alla bancarotta amministrativa. Detesto le generalizzazioni, e sto lavorando proprio contro di esse; per questo ritengo opportuna e anzi doverosa una riflessione pubblica.

Tre sono i punti che tengo sempre presenti, e che invito ciascuno a considerare.

1. Il prestigio sociale dei dipendenti pubblici si è molto ridotto, con grave danno per quelli che lavorano seriamente. Penso, ad esempio, ai maestri di un tempo o ai professori di oggi (quale sono anch'io). Se siamo meno considerati è perché valiamo di meno: fra noi ci sono certo molte eccellenze, ma moltissimi sono selezionati male o niente affatto, non si misurano con la frontiera della ricerca e della didattica, sono appiattiti in una mediocrità culturale ed economica in cui «tutti i gatti sono grigi». Il danno lo subiscono gli studenti, protagonisti dimenticati e marginalizzati del sistema formativo; ma poi lo subiscono la cultura, la ricerca, le imprese, le stesse amministrazioni che non possono avvalersi di personale e dirigenti di qualità.

2. La produttività degli uffici pubblici non è misurata e meno che mai controllata regolarmente e resa trasparente ai cittadini. Chi lavora lo fa per senso del dovere, perché è onesto e ha amor proprio; ma di chi non lavora nessuno si cura. A chi lavora bene manca del tutto il sostegno dell'apprezzamento dei cittadini per il buon lavoro svolto. Le assenze dal lavoro per malattia o altre cause sono molto più numerose che nel privato. Non è che lo Stato faccia male alla salute, ma è che in quegli uffici c'è minore controllo, maggiore lassismo. Manca la responsabilità nei confronti di clienti e contribuenti; mancano i responsabili, i capi il cui successo, anche economico, dipenda dai risultati. E il datore di lavoro, il policy maker è troppo distratto dalla sua personale gestione del potere.

3. L'opacità del settore pubblico è preoccupante. foto: faldoni praticheSi fa di tutto per non far capire chi fa cosa, quando e per quanti soldi. Sono bastate le poche operazioni trasparenza da noi lanciate (mettere on-line stipendi e curricula dei dirigenti, permessi sindacali, consulenze, assenteismo) per fare scandalo. Se ne è parlato per giorni, ma si tratta di cose tutto sommato banali, che dovrebbero essere un normalissimo costume democratico. Su questi tre punti ho impostato la mia azione di riforma: a) restituire prestigio a chi serve le amministrazioni centrali e locali; b) valutare la produttività in modo da premiare, con soldi e carriera, chi lavora più e meglio; c) rendere lo Stato una casa di vetro, dentro la quale il cittadino possa sempre guardare con fiducia e soddisfazione; d) dare voce non solo ai cittadini-elettori, ma anche ai cittadini-consumatori di beni e servizi pubblici. Per non pagare due volte: la prima con le tasse, la seconda per comprarsi beni e servizi che lo Stato non ti dà o ti dà male. E parliamo pure di soldi. Si sente spesso ripetere che i dipendenti pubblici sono pagati poco in cambio di poco lavoro. È falso. Ognuno dovrebbe guadagnare in ragione del proprio contributo alla crescita della ricchezza collettiva. I lavoratori pubblici, negli ultimi otto anni, mentre il Paese si incagliava in una fase di stagnazione dei redditi e del prodotto, hanno visto crescere i loro stipendi più dell'inflazione e ben più dei privati. E l'hanno fatto senza correre alcun rischio occupazionale, avendo in tasca una sicurezza di lavoro e di carriera che nel privato nessuno possiede. Non intendiamo togliere niente a nessuno, ma impostare le cose in modo che sia premiato l'impegno e non la furbizia, il lavoro e non l'arte di scansarlo, il merito e non il privilegio. Questo non per generico moralismo (benché la moralità sia un bene prezioso, anche per il buon funzionamento dell'economia e della società), ma perché non possiamo più permetterci un'amministrazione pubblica costosa e inefficiente, freno e non motore della crescita.

Oggi le frontiere sono aperte, i mercati sono globali, e l'Italia non ha più l'arma della svalutazione competitiva per mettere sotto al tappeto la polvere delle sue arretratezze strutturali: dobbiamo quindi rimediare, riformare, rendere il Paese più efficiente e moderno— ovviamente anche nel pubblico impiego. Abbiamo il dovere di farlo, perché la corsa della nostra economia non sia appesantita da inutile zavorra e perché di uno Stato che funziona hanno bisogno i più deboli, gli svantaggiati, certo non i privilegiati. Può darsi che qualche nostra durezza appaia impopolare, ma invito ciascuno a considerare quanto anti popolare è un sistema in cui l'inefficienza dello Stato condanna gli ultimi a restare tali. Cattiva politica, cattivo sindacato hanno sin qui prodotto mostri. Per questo ho bisogno della buona politica (quella del mio amico Ichino per esempio), e di un sindacato protagonista del cambiamento. Vedo, invece, che qualcuno minaccia proteste, «autunni caldi»: siamo un Paese libero, ci mancherebbe. Ma vorrei capire per cosa s'intende protestare: per la conservazione dell'esistente? Per preservare il «tesoretto» del privilegio, della sicurezza e dell'irresponsabilità? Così si danneggiano appunto gli interessi di chi lavora e di chi nel pubblico impiego vuole entrarci per fare e non per approfittare; e, prima ancora, gli interessi di chi attende un servizio che non può altrimenti comprare. E ancora. Non ci sono abbastanza soldi per il rinnovo del contratto? Facciamo bene i conti, tenendo presente, però, una volta per tutte, soprattutto produttività e qualità. Perché premiare chi non lo merita? E poi, con questi chiari di luna congiunturale, il Paese capirebbe uno sciopero generale nel pubblico impiego, quando nel settore privato a rischio non è il rinnovo del contratto, quanto lo stesso posto di lavoro? Certo il decreto Tremonti-Brunetta ha tagliato con durezza un pezzo di cattiva spesa corrente. Che altro c'era da fare? Chi strilla tanto contro ha il dovere di dire cosa avrebbe fatto al posto del governo per controllare e stabilizzare la finanza pubblica in un triennio di crescita quasi zero, con deficit tendenziale crescente, fuori dagli impegni europei. Poi, per carità, di errori ne commettiamo tutti. Ma non sono affatto disposto a rinunciare all'impegno, rigoroso e costante, per restituire forza, dignità ed efficacia all'amministrazione pubblica e a chi ci lavora. Per dare più sicurezza, più sanità, più scuola, più cultura, migliore burocrazia, più giustizia. Da una sola parte. Dalla parte dei cittadini, dalla parte dei lavoratori. ministro per la Pubblica amministrazione.

Renato Brunetta

 
 
 

Approfondimenti

"E' necessario collegare apprendistato e lavoro" dice il Ministro Sacconi (intervista a Il Giornale a cura di Gian Battista Bozzo). "E' necessario collegare apprendistato e lavoro" dice il Ministro Sacconi   » Continua
"E' necessario collegare apprendistato e lavoro" dice il Ministro Sacconi (intervista a Il Giornale a cura di Gian Battista Bozzo). "E' necessario collegare apprendistato e lavoro" dice il Ministro Sacconi   » Continua
Frattini ed il ruolo dell'Italia in Europa e nel Mondo In Libia siamo stati fin dall'inizio a fianco del nuovo governo provvisorio. L'Italia è il primo Paese che gli ha dato il riconoscimento diplomatico. Prima della rivoluzione l'Eni copriva un terzo del   » Continua
Frattini ed il ruolo dell'Italia in Europa e nel Mondo In Libia siamo stati fin dall'inizio a fianco del nuovo governo provvisorio. L'Italia è il primo Paese che gli ha dato il riconoscimento diplomatico. Prima della rivoluzione l'Eni copriva un terzo del   » Continua
"Serve subito un patto per le nuove generazioni" Per uscire dalla crisi è necessario un nuovo patto tra le generazioni e per quanto riguarda la disoccupazione femminile dobbiamo fare in modo che le giovani donne italiane non debbano più essere costr   » Continua
"Serve subito un patto per le nuove generazioni" Per uscire dalla crisi è necessario un nuovo patto tra le generazioni e per quanto riguarda la disoccupazione femminile dobbiamo fare in modo che le giovani donne italiane non debbano più essere costr   » Continua
Gelmini: ecco la verità sulla scuola italiana La Gelmini attacca: "Basta falsità la mia non è solo la scuola dei tagli" Come ogni anno, il ministro Mariastella Gelmini è al centro delle polemiche "Ma sulla scuola - accusa - si fa troppa disinform   » Continua
Gelmini: ecco la verità sulla scuola italiana La Gelmini attacca: "Basta falsità la mia non è solo la scuola dei tagli" Come ogni anno, il ministro Mariastella Gelmini è al centro delle polemiche "Ma sulla scuola - accusa - si fa troppa disinform   » Continua
Riforma università: la rivoluzione Gelmini continua di Francesca Angeli (Il Giornale) Riforma dell'università, la rivoluzione Gelmini: "La laurea in medicina durerà un anno di meno" Il ministro dell’Istruzione lancia la riforma: "Taglieremo i tempi anc   » Continua
Riforma università: la rivoluzione Gelmini continua di Francesca Angeli (Il Giornale) Riforma dell'università, la rivoluzione Gelmini: "La laurea in medicina durerà un anno di meno" Il ministro dell’Istruzione lancia la riforma: "Taglieremo i tempi anc   » Continua
La sfida chiave della produttività (di Renato Brunetta) da il Sole24 ore. La manovra di aggiustamento del bilancio pubblico e il disegno di legge delega della riforma fiscale rappresentano, presi congiuntamente, un passaggio cruciale n   » Continua
La sfida chiave della produttività (di Renato Brunetta) da il Sole24 ore. La manovra di aggiustamento del bilancio pubblico e il disegno di legge delega della riforma fiscale rappresentano, presi congiuntamente, un passaggio cruciale n   » Continua
La via digitale per giustizia, sanità e scuola di Renato Brunetta - Lettera a Il Sole 24 ore - Le nuove regole sulla semplificazione diversificano gli adempimenti in base alla dimensione aziendale   » Continua
La via digitale per giustizia, sanità e scuola di Renato Brunetta - Lettera a Il Sole 24 ore - Le nuove regole sulla semplificazione diversificano gli adempimenti in base alla dimensione aziendale   » Continua
Alfano: un filtro alle controversie (da il Sole 24 Ore) di Giovanni Negri intervista al Ministro Alfano: "Con la mediazione obbligatoria taglio di un terzo ai tempi del processo"   » Continua
Alfano: un filtro alle controversie (da il Sole 24 Ore) di Giovanni Negri intervista al Ministro Alfano: "Con la mediazione obbligatoria taglio di un terzo ai tempi del processo"   » Continua
L'agenda riformatrice del ministro Brunetta da il Foglio) Entro il 15 aprile l’Italia dovrà presentare a Bruxelles due documenti: il Programma di stabilità e il Programma nazionale di riforma.   » Continua
L'agenda riformatrice del ministro Brunetta da il Foglio) Entro il 15 aprile l’Italia dovrà presentare a Bruxelles due documenti: il Programma di stabilità e il Programma nazionale di riforma.   » Continua
Silvio Berlusconi: collaborariamo per la crescita economica (dal Corriere della Sera)Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi apre un piano bipartisan per rilanciare l’economia del paese, proposta che lancia al capo dell’opposizione Pier Luigi Bersani, in   » Continua
Silvio Berlusconi: collaborariamo per la crescita economica (dal Corriere della Sera)Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi apre un piano bipartisan per rilanciare l’economia del paese, proposta che lancia al capo dell’opposizione Pier Luigi Bersani, in   » Continua
"Sono un muro vivente contro lo stato rapace" Silvio Berlusconi scrive al Foglio dicendo che «bisogna fare il contrario di quanto propongono Amato e Capaldo sulla patrimoniale: liberalizzare, privatizzare e riformare, perché la crescita è dietro   » Continua
"Sono un muro vivente contro lo stato rapace" Silvio Berlusconi scrive al Foglio dicendo che «bisogna fare il contrario di quanto propongono Amato e Capaldo sulla patrimoniale: liberalizzare, privatizzare e riformare, perché la crescita è dietro   » Continua
Gelmini: ecco l'agenda (rispettata) del governo (da il Corriere della Sera) Tutto si può dire, tranne che questi due anni e mezzo di legislatura siano passati nell`immobilismo del governo.   » Continua
Gelmini: ecco l'agenda (rispettata) del governo (da il Corriere della Sera) Tutto si può dire, tranne che questi due anni e mezzo di legislatura siano passati nell`immobilismo del governo.   » Continua
Bondi? Lo sfiduciano perchè ci sa fare (di Giordano Bruno Guerri) da il Giornale. Incolpato ingiustamente del crollo di Pompei, insultato perché ha affrontato inevitabili tagli economici, il titolare della Cultura in realtà ha introdotto e   » Continua
Bondi? Lo sfiduciano perchè ci sa fare (di Giordano Bruno Guerri) da il Giornale. Incolpato ingiustamente del crollo di Pompei, insultato perché ha affrontato inevitabili tagli economici, il titolare della Cultura in realtà ha introdotto e   » Continua
Destinazione quote 5 per mille: disponibili le Linee guida Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha predisposto il modello di rendiconto che le associazioni e le organizzazioni destinatarie del beneficio del 5 per mille sono tenute a redigere, rel   » Continua
Destinazione quote 5 per mille: disponibili le Linee guida Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha predisposto il modello di rendiconto che le associazioni e le organizzazioni destinatarie del beneficio del 5 per mille sono tenute a redigere, rel   » Continua
Quel che gli studenti non sanno. Nel giorno della riforma si sono presi la piazza. E se fosse solo paura? di Giuliano Ferrara su Il Foglio in merito alla Riforma dlel'Università approvata alla Camera   » Continua
Quel che gli studenti non sanno. Nel giorno della riforma si sono presi la piazza. E se fosse solo paura? di Giuliano Ferrara su Il Foglio in merito alla Riforma dlel'Università approvata alla Camera   » Continua
Una buona legge: chi la contesta non ha argomenti di Giordano Bruno Guerri su Il Giornale sulla Riforma dell'Università Italiana   » Continua
Una buona legge: chi la contesta non ha argomenti di Giordano Bruno Guerri su Il Giornale sulla Riforma dell'Università Italiana   » Continua
Il merito all'università è un aiuto ai giovani di Alberto Orioli. I motivi per cambiare. Alison Richard, compiuti i 65 anni, ha riunito il corpo docente di Cambridge, la sesta università del mondo, e ha ringraziato tutti per l`ottimo lavoro svolto   » Continua
Il merito all'università è un aiuto ai giovani di Alberto Orioli. I motivi per cambiare. Alison Richard, compiuti i 65 anni, ha riunito il corpo docente di Cambridge, la sesta università del mondo, e ha ringraziato tutti per l`ottimo lavoro svolto   » Continua
Intervista al ministro della Salute Ferruccio Fazio sul magazine "Sanissimi". Adottare azioni di riorganizzazione del servizio di Pronto Soccorso e dell'assistenza sanitaria territoriale attraverso modelli organizzativi diversificati   » Continua
Intervista al ministro della Salute Ferruccio Fazio sul magazine "Sanissimi". Adottare azioni di riorganizzazione del servizio di Pronto Soccorso e dell'assistenza sanitaria territoriale attraverso modelli organizzativi diversificati   » Continua
Da La Repubblica "Italia-Cina, affari da 2,5 miliardi" di Giampaolo Visetti. Ma Jiabao avverte i ledader europei: "Basta pressioni sullo yuan"   » Continua
Da La Repubblica "Italia-Cina, affari da 2,5 miliardi" di Giampaolo Visetti. Ma Jiabao avverte i ledader europei: "Basta pressioni sullo yuan"   » Continua
Intervista sul Corriere della Sera al Ministro Tremonti su Manovra finanziaria 2010 di Aldo Cazzullo. Tremonti: una manova per la stabilità. Il ministro dell'economia a tutto campo sulla manovra finanziaria 2010   » Continua
Intervista sul Corriere della Sera al Ministro Tremonti su Manovra finanziaria 2010 di Aldo Cazzullo. Tremonti: una manova per la stabilità. Il ministro dell'economia a tutto campo sulla manovra finanziaria 2010   » Continua
Intervista ad Angelino Alfano. Nuove regole per una giustizia più efficiente Il Governo Berlusconi ha varato nei primi venti mesi il più efficace e rilevante pacchetto di norme antimafia dai tempi successivi alle stragi di Capaci e di via D'Amelio.   » Continua
Intervista ad Angelino Alfano. Nuove regole per una giustizia più efficiente Il Governo Berlusconi ha varato nei primi venti mesi il più efficace e rilevante pacchetto di norme antimafia dai tempi successivi alle stragi di Capaci e di via D'Amelio.   » Continua
Intervista a Silvio Berlusconi su il Centro Gli italiani devono essere fieri di quanto è stato fatto all’Aquila. Così il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in questa intervista al Centro   » Continua
Intervista a Silvio Berlusconi su il Centro Gli italiani devono essere fieri di quanto è stato fatto all’Aquila. Così il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in questa intervista al Centro   » Continua
Cure palliative per i malati più gravi Regole meno macchinose per l'accesso ai farmaci antidolore e maggiore attenzione alle strutture sul territorio. Sono alcuni dei punti della legge sulle cure palliative approvata definitivamente alla C   » Continua
Cure palliative per i malati più gravi Regole meno macchinose per l'accesso ai farmaci antidolore e maggiore attenzione alle strutture sul territorio. Sono alcuni dei punti della legge sulle cure palliative approvata definitivamente alla C   » Continua
Dalla ricostruzione in Abruzzo il miglior esempio di governo del fare La ricostruzione dell’Abruzzo è il vero modello del fare, la speranza che rinasce per decine di migliaia di terremotati grazie all’iniziativa del Governo   » Continua
Dalla ricostruzione in Abruzzo il miglior esempio di governo del fare La ricostruzione dell’Abruzzo è il vero modello del fare, la speranza che rinasce per decine di migliaia di terremotati grazie all’iniziativa del Governo   » Continua
Intervista al Ministro Gelmini su il Quotidiano Nazionale "Merito, impegno e doveri: la scuola sta già cambiando". Il ministro Mariastella Gelmini a tutto campo: "I prossimi mesi saranno decisivi per il processo di rinnovamento"   » Continua
Intervista al Ministro Gelmini su il Quotidiano Nazionale "Merito, impegno e doveri: la scuola sta già cambiando". Il ministro Mariastella Gelmini a tutto campo: "I prossimi mesi saranno decisivi per il processo di rinnovamento"   » Continua